Cona isolata dall’esondazione dell’Isonzo

Le intense precipitazioni hanno reso inaccessibile l’isola. Preoccupa lo stato dell’argine e della strada
L'isola della Cona allagata (Bonaventura)
L'isola della Cona allagata (Bonaventura)

STARANZANO. Da una settimana il maltempo non dà tregua e a pagarne le conseguenze sulla costa è soprattutto la Cona, isolata fino a ieri e non raggiungibile via terra. L’Isonzo è esondato da un paio di giorni e l’acqua ha coperto la strada dalla diga fino alla curva che porta al centro visite per un’altezza di oltre 60 centimetri. Il fenomeno si ripete (come nella mattinata di ieri), quando in concomitanza alle piogge abbondanti arriva l’alta marea che impedisce all’Isonzo di scaricare in mare. Già dal tardo pomeriggio, comunque, la situazione era migliorata e il livello dell’acqua è cominciato a scendere.

L'Isola della Cona allagata (Bonaventura)
L'Isola della Cona allagata (Bonaventura)

Ma si pensa già ai possibili danni provocati dall’acqua. Il maneggio, il museo e il bar e le visite come attività sono state temporaneamente sospese. Solo uno degli operatori della Rogos, nonostante l’accesso problematico, ha percorso l’argine per mettere a riparo da pericoli soprattutto i cavalli “Camargue” e per dare loro il fieno da mangiare. La vicepresidente Letizia Koslan della Rogos, la cooperativa che ha in gestione la Riserva naturalistica, da qualche giorno è impegnata a organizzare l’emergenza e a prendere le misure per evitare ulteriori conseguenze. «Non è la prima volta che siamo invasi dall’acqua –– spiega la Koslan – siamo abituati da anni. Le strutture del centro visite per fortuna sono al riparo. Purtroppo ci preoccupa come sarà la condizione del tratto di sponda che costeggia il fiume e i danni che troveremo sulla strada, poiché ogni volta che il fiume esonda si porta via una parte della pavimentazione. L’altro problema - aggiunge – è costituito dall’erosione dell’argine poiché da quando la zona nel 2012 fu pesantemente colpita da una piena dell’Isonzo, la disgregazione continua perché non è stata ancora ripristinata. Solo una volta finito il maltempo e che l’acqua si sarà ritirata nel letto del fiume potremo fare una stima dei danni subiti».

Per motivi di sicurezza, all’ingresso della riserva, specie per l’ultimo tratto di strada, è stato sistemato un segnale di pericolo di allagamento al fine di evitare che qualcuno possa percorrere la strada invasa dall’acqua, senza rendersi conto che l’auto potrebbe essere trascinata dalla corrente. Tuttavia se fosse urgente raggiungere il centro visite è possibile utilizzare, con molta attenzione, il sentiero che corre sulla sommità dell’argine. «Il maltempo non ci scoraggia – aggiunge la Koslan – anzi domenica (domani, ndr) abbiamo in programma la visita di una trentina di persone di una comitiva regionale che hanno prenotato da tempo un’escursione. L’Isola della Cona è molto bella anche in queste condizioni. Ovviamente sarà possibile solo con la presenza delle guide che conoscono bene il territorio e i sentieri da percorrere senza pericolo. Raccomandiamo, perciò, di non avventurarsi da soli confidando solo delle proprie esperienze, affidandosi sempre alle guide della Riserva».

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