Con un pranzo rivive la storia delle ragazze d’oro dell’Agi

Sabato “Ai tre soldi goriziani” si ritroveranno una quarantina di ex giocatrici della squadra che militò in Serie A. Bertaccini, Pelesson e Bregant furono azzurre



Un pezzo importante e affascinante della storia dello sport goriziano rivivrà, almeno per qualche ora, attorno ad una tavola imbandita, tra brindisi, sorrisi e tanti, tanti ricordi. Il pezzo di storia è l’Associazione giovanile italiana, più nota a tutti semplicemente come Agi Gorizia, la società polisportiva che in un passato ormai lontano trovò nel volley la sua massima espressione e, in campo femminile, portò il nome del capoluogo isontino addirittura in Serie A e in nazionale.

Sabato una quarantina di ragazze (perché il volgere del tempo non scalfisce lo spirito giovane e sportivo di chi sudava e lottava sul campo) che hanno vestito negli anni la maglia dell’Agi si ritroverà per una grande rimpatriata, pranzando al ristorante “Ai tre soldi goriziani” di corso Italia, a partire dalle 12.30. Un’occasione per rivedersi dopo tanti anni, per molte, con la vita che ha indirizzato ognuna per la sua strada, ma anche un momento che servirà per ricordare e valorizzare le imprese che hanno segnato in qualche modo la storia della pallavolo, e più in generale dello sport, del capoluogo isontino.

«Riuniremo giocatrici appartenenti a tre o quattro generazioni diverse, sportivamente parlando – racconta Giulio Andretti, che dell’Agi Gorizia era il direttore sportivo, e che ora è una delle anime dell’organizzazione della rimpatriata –, che hanno vestito la maglia della squadra tra la fine degli anni Cinquanta e il 1980, in Serie A, ma anche in B o nelle formazioni giovanili. Sarà bellissimo ritrovarsi dopo tanto tempo, ma ci piace anche l’idea che questo evento possa far parlare di una società che oggi purtroppo non esiste più e di cui in molti, specie i più giovani, forse non si ricordano, ma che ha dato tantissimo alla città e allo sport di Gorizia».

L’Associazione giovanile italiana originariamente era una polisportiva, e nel secondo dopoguerra, vantava ad esempio una squadra di baseball (“eredità” della presenza americana in città), una sezione di pugilato, una di ciclismo. E, ovviamente, la squadra di volley, maschile e femminile. Il punto di riferimento era la palestra di largo Culiat, oggi sede della scuola media “Locchi”. «Gli uomini hanno giocato in Promozione e in Serie C, ma è con le donne che abbiamo raggiunto i livelli più alti – racconta ancora Andretti –, grazie anche al lavoro di tecnici come Vinicio Pacori, Alberto Scafuri o Ermanno Crassini. E alcune nostre giocatrici sono state tra le più importanti in Italia, all’epoca». In particolare Lucia Bertaccini, Bruna Pelesson e Dorianna Bregant, che raggiunsero la nazionale (ci sono anche loro, in fotografia, nella galleria che al PalaBrumatti racconta tutti i goriziani che hanno vestito la maglia azzurra), con Bruna che fu addirittura capitana nel 1965. Avrebbe partecipato ad un Campionato europeo, se non si fosse infortunata alla caviglia. –



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