Con Scienze politiche l'occupazione vola

Entro cinque anni i laureati che trovano lavoro, prevalentemente nei territori del Nordest, sono l'88 per cento
Roberto Scarciglia, direttore del dipartimento di Scienze politiche
Roberto Scarciglia, direttore del dipartimento di Scienze politiche

«Da alcuni anni Scienze politiche, prima la facoltà e ora il dipartimento, è fra i primi posti della graduatoria Censis Università». Un risultato che il direttore Roberto Scarciglia rivendica, attribuendolo al carattere internazionale dei rapporti e degli studenti del dipartimento, ai progetti di ricerca, alla buona didattica.

Come nasce il dipartimento? Cosa è cambiato?

Il dipartimento nasce dall'unione dei dipartimenti di Scienze politiche e di Scienze dell'Uomo, che costituivano le due anime all'interno della facoltà di Scienze politiche. La confluenza di due dipartimenti "storici" ha rafforzato le relazioni con i nostri interlocutori istituzionali. Non essendoci stati accorpamenti con altre strutture, l'organizzazione è rimasta pressoché immutata.

Come si struttura l'offerta didattica?

L'offerta didattica non è mai stata ridotta in questi anni e si articola su due sedi. A Trieste si caratterizza per un corso di laurea triennale, Scienze Politiche e dell'amministrazione, e uno magistrale in Scienze del governo e politiche pubbliche. A Gorizia si svolgono i corsi di laurea triennale e magistrale a numero programmato in Scienze internazionali e diplomatiche. La magistrale prevede tre curricula: politico-diplomatico, economico-internazionale e studi sui conflitti.

E dopo la laurea?

Una parte degli studenti laureati - in particolar modo quelli in Scienze internazionali e diplomatiche a Gorizia - utilizzano le esperienze acquisite in stages formativi, in periodi di studio in programmi di mobilità internazionale in Europa e in altri Paesi del mondo, e in tirocini di ricerca, per scegliere il percorso didattico post-laurea. Partecipiamo inoltre al dottorato interateneo in Scienze giuridiche con il dipartimento Iuslit di Trieste e il dipartimento di Scienze giuridiche di Udine. Stiamo progettando un dottorato interateneo con Udine, che finora non siamo riusciti ad avviare ma per il quale speriamo di arrivare al punto in futuro.

La ricerca?

Sul piano della ricerca, l'impegno come coordinatori scientifici di alcuni docenti del dipartimento è testimoniato dal finanziamento di un buon numero di progetti di ricerca nel campo delle scienze politiche e della sociologia, nonché storiche, giuridiche, oltre a progetti selezionati per il finanziamento della ricerca di ateneo.

Qual è l'andamento degli iscritti?

La triennale in Scienze politiche a Trieste con 187 nuovi iscritti nell'anno 2013-2014 ha raggiunto il miglior risultato dal 2010, mentre sostanzialmente stabile è la triennale in Scienze internazionali e diplomatiche a Gorizia che raggiunge, con qualche oscillazione il tetto massimo del numero programmato di iscrizioni. Stabile anche la specialistica.

Quali sono gli sbocchi lavorativi?

Da noi l'occupazione a cinque anni è dell'88%. Le occupazioni prevalenti si indirizzano sul territorio del Nordest. Per quanto riguarda i laureati in Scienze internazionali e diplomatiche, l'accesso al posto di lavoro è favorito dalla conoscenze linguistiche acquisite durante il percorso di studi (fra cui anche arabo, cinese, russo) e dalle esperienze internazionali.

Quali sono le criticità?

I problemi legati alla mancanza di personale all'interno dei Dipartimenti. All'aumento di funzioni e compiti istituzionali e amministrativi in capo a queste strutture non ha fatto seguito un rafforzamento sul piano quantitativo dei dipendenti e della loro formazione.

(9- Segue. Le puntate precedenti sono state pubblicate il 23 e 30 maggio e il 4, l'11, il 18 e il 25 giugno, il 2 e 9 luglio)

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