Con musica, mostre e corsi la kermesse nutre l’anima
GORIZIA Quella di Gusti di Frontiera vuol essere una Gorizia in grande spolvero. Spiedini e polpette di coccodrillo, cammello e canguro, wiener schnitzel e patate fritte, frico, cjarsons, cocoretti del Belgio e gli ungheresi kürtoskalács. Ma anche mostre, musica e molte altre iniziative culturali per render la città più attrattiva, per solleticare in ogni modo i visitatori.
Ad esempio, a Palazzo De Grazia (in via Oberdan), Ersa sarà presente con una ricca enoteca regionale gestita dall’associazione italiana Sommelier Fvg. Venerdì dalle 18 alle 19, sabato dalle 15 alle 16 e domenica dalle 11 alle 12 sarà proposto inoltre un corso breve di avvicinamento al vino. Poi, la Corale “Città di Gradisca”, il Laboratorio Corale Associazione Studio Musica di Staranzano, l’Ottetto “Rupa Pec” si esibiranno a Palazzo De Grazia domenica, dalle 12 alle 13, dando vita a “Lo Scanzoniere”. L’associazione Kulturhaus Görz sabato proporrà visite guidate allo storico edificio: alle 10 in italiano e tedesco, alle 11 in italiano e sloveno.
Nei giorni di Gusti, Palazzo De Grazia ospiterà anche la mostra collettiva dei fotografi di Mitteldream “Scorci nascosti di Gorizia”, che raccoglie una serie di scatti di angoli poco noti del capoluogo isontino.
Non è tutto, ovviamente. Al Kulturni center “Bratuž” di viale XX settembre sarà visitabile dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17 la mostra “Racconti degli sfollati-Da Plezzo a Duino” che, per il tramite di immagini, oggetti, suoni e parole narra la storia dei profughi sloveni dal fronte dell’Isonzo durante la Grande Guerra, obbligati a lasciare le loro case in seguito alla dichiarazione di guerra italiana all’impero Austro-Ungarico il 23 maggio 1915.
Fino a venerdì, dalle 10.30 alle 18.30, alla Galleria Mario Di Iorio della Biblioteca Statale Isontina (Bsi) si potrà poi visitare la personale di Carlo Piemonti (di cui è in corso un’esposizione anche al circolo tennis Zaccarelli) dal titolo “Cielo e Mare” mentre la Fondazione Palazzo Coronini Cronberg venerdì e sabato (10-13 e 15-18) e domenica (10-13 e 15-19) avrà l’ingresso ridotto alla mostra, curata da Cristina Bragaglia, “L’eredità russa”, che raccoglie, come indica il suo sottotitolo, “Opere d’arte e oggetti preziosi dall’impero degli zar”: argenti, orologi e gioielli, fotografie, icone, dipinti, arredi, senza trascurare il cosiddetto “pizzo Coronini”: una balza di cinque metri di manifattura francese realizzata ad ago. —
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