Con la barca contro il ponte, cade e muore
GRADO. Forse per un malore, forse per un contraccolpo dopo che il suo “spiffero” era finito contro una delle arcate in cemento del ponte (vicino a quello girevole in allestimento), un gradese di ottant’anni, il professor Aldo Marocco, un artista e storico, personaggio molto noto a Grado, è finito in acqua ed è deceduto. È accaduto ieri dopo le 17.30. Quasi certamente si tratta di annegamento, ma la ricostruzione esatta dell’evento e le cause della morte restano da verificare. C’è da capire se l’uomo possa aver accusato un malore fulmineo cadendo in mare, oppure se abbia subito una lesione quando è finito contro l’arcata in cemento. Tuttavia, indipendentemente dal fatto che ha causato la caduta in mare, il decesso viene ricondotto con probabilità all’annegamento.
A bordo della sua barca con la quale presumibilmente rientrava dalla laguna dove si recava pressoché giornalmente nel suo splendido casone, c’era anche la moglie Francesca Grasso, di 78 anni. Stava sottocoperta e s’è accorta che qualcosa non andava, non solo per l’urto, ha subito alcuni colpi e soprattutto è rimasta letteralmente sconvolta da quanto ha constatato una volta salita. Intirizzita dal freddo e bagnata, con la barca inclinata in parte sul fianco e incastrata sotto il ponte, la donna non ha potuto aiutare il marito. A portarla in salvo sono stati gli uomini di Circomare che sono riusciti ad avvicinarsi al natante con il loro gommone. Erano dunque passate le 17.30, la marea stava salendo a vista d’occhio e aveva iniziato a piovere. La ricostruzione comunque rimane al momento vaga. Impossibile sapere cosa sia realmente accaduto. Fatto sta che Aldo Marocco è finito in mare e la corrente l’ha trasportato in direzione della darsena San Marco, sul lato laguna, verso il terrapieno dove è stato trovato. A notarlo per primi sono stati un paio di marinai di Circomare (uno è sceso in acqua fino a mezzo busto per trattenere l’uomo, prono e ormai privo di sensi) e con loro i vigili del fuoco che lo hanno recuperato. Poi l’intervento prolungato dei sanitari che hanno fatto il possibile per rianimarlo, ma inutilmente. Aldo Marocco era deceduto. Sul ponte ancora in fase di allestimento dopo l’installazione del nuovo tratto girevole sono accorsi un paio di ambulanze del 118, quelle della Sogit di Grado, i Vigili del fuoco e i Carabinieri. In mare invece i mezzi della Capitaneria di porto. La marea non consentiva il passaggio sotto il ponte. E mentre lo “spiffero” si trovata incastrato verso il lato Barbana, la Guardia Costiera era bloccata dall’altra parte della laguna a causa della marea che in serata ha solo lambito le zone più basse dell’isola, sfiorando l’uscita in porto. Con il gommone di Circomare tutto si è poi risolto. Im mare c’era anche un mezzo dei Vigili del fuoco fatto intervenire da Gorizia, e che ovviamente, considerata la distanza, è giunto un bel po’ di tempo dopo l’accaduto.
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