Con i Pearl Jam nel 2014 anche Elisa e Venditti
TRIESTE. Antonello Venditti l’11 febbraio al Rossetti, Max Pezzali il giorno dopo al PalaTrieste. Dove il 29 marzo arriva anche Elisa. E poi il grande appuntamento del 22 giugno allo Stadio Rocco con i Pearl Jam, la cui attrattività è dimostrata da quei 14mila biglietti staccati nelle primissime ore di prevendita (l’altra tappa italiana del tour europeo è fissata il 20 giugno a Milano, stadio di San Siro). E poi ancora almeno un paio di altri nomi medio-grandi, almeno uno di “rock giovane”, da ospitare a luglio nell’impagabile cornice di piazza Unità.
Insomma, il 2014 a Trieste promette di essere un anno da incorniciare, se non per l’economia e il porto, almeno per la musica dal vivo. Già i nomi citati sono un’ottima base da cui partire, non fosse che quasi sicuramente se ne aggiungeranno a breve degli altri.
Gli organizzatori (ovvero la premiata ditta Comune di Trieste e Azalea Promotion, con il prezioso supporto della Regione) avrebbero voluto annunciare un altro nome già nei giorni scorsi, magari due settimane fa, in occasione della presentazione in pompa magna del colpaccio rappresentato dal concerto dei Pearl Jam. Un paio di trattative sono in corso, c’è un nome che ritorna con una certa frequenza, ma ancora mancano sia l’ufficialità che l’ufficiosità. Dunque meglio non illudere i fan, si dice. Nelle prime settimane dell’anno nuovo il panorama dovrebbe comunque schiarirsi e portare al completamento della stagione.
Stagione che, come si diceva, promette di essere molto buona per gli amanti del rock e del pop. Alla base di questo successo, che negli ultimi anni ha riportato Trieste nei circuiti che contano della musica dal vivo, sicuramente il buon rapporto di collaborazione fra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco springsteeniano Roberto Cosolini e il promoter Azalea (un buon esempio di proficua sinergia fra pubblico e privato...). Ma anche un fattore contingente, rappresentato dall’inagibilità dello Stadio Friuli per i lavori di ristrutturazione.
E il quesito è sempre lo stesso: quando la struttura sarà nuovamente e completamente a disposizione, Udine si riprenderà il ruolo di prima scelta, forte della sua posizione geografica più baricentrica e dunque più facilmente raggiungibile?
Alla presentazione del concerto dei Pearl Jam il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello - testimoni Cosolini e Serracchiani - assicurò che «assolutamente no, ci sarà spazio per tutti. Nell’ambito di un disegno di promozione turistica complessivo strutturato e tarato per i nostri vari centri di attrazione». Ma il timore che in futuro a Trieste tocchino nuovamente le briciole ci sta tutto.
Non pensiamoci adesso. E godiamoci la prospettiva di un’annata ricca di appuntamenti. Oltre ai nomi citati all’inizio, il 2014 porterà subito in dote il concerto della Glenn Miller Orchestra lunedì 20 gennaio al Politeama Rossetti, dove lunedì 3 febbraio arriveranno anche i Perpetuum Jazzile (gruppo sloveno famoso per il canto a cappella: 25 mila spettatori in due serate alla Stozice Arena a Lubiana a inizio novembre).
Nel frattempo, cose molto interessanti anche a Udine. Giovanni Allevi martedì 25 marzo al “Nuovo”, dove il giorno dopo è prevista anche una nuova tappa del “never ending tour” dei Nomadi. Da segnalare a primavera il doppio ritorno in regione di Simone Cristicchi con il suo spettacolo “Magazzino 18”, attualmente in tour in Italia e accolto nei giorni scorsi con emozione ed entusiasmo anche a Roma, dove ha tenuto varie repliche nella centralissima Sala Umberto. Lo spettacolo dedicato alla storia dell’esodo degli istriani, giuliani e dalmati sarà il 13 marzo al Teatro Verdi di Gorizia e il 7 aprile al “Nuovo” di Udine. Sempre nel moderno teatro friulano ancora due importanti appuntamenti che sono altrettanti ritorni: venerdì 11 aprile lo spettacolo “Vivo” del pianista e compositore pordenonese Remo Anzovino, martedì 20 maggio la chitarra senza tempo dell’albino Johnny Winter.
Ma l’estate 2014 prepara i suoi botti anche e ovviamente fuori dal Friuli Venezia Giulia: arrivano Neil Young & Crazy Horse (il 21 luglio al Festival Collisioni di Barolo, Cuneo) e Metallica, Arcade Fire e Iron Maiden, Robbie Williams e Motorhead, Artic Monkeys e gli italiani Vasco Rossi e Ligabue. E chissà che uno di questi nomi non arrivi a rinforzare proprio l’estate musicale triestina...
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