Comuni e Provincia vagliano i candidati a guidare il porto
«Saranno incontri interni, non andiamo certo a dire quando li faremo. Quando saranno stati scelti i nomi, li comunicheremo». Così si schermisce il sindaco Roberto Cosolini alla richiesta sullo stato delle operazioni in atto per la scelta del nuovo presidente dell’Autorità portuale. Qualcosina in più lo aggiunge la presidente della Provincia, Maria Teresa Bassa Poropat: «Certo ci vedremo noi tre: Cosolini, il sindaco di Muggia Nerio Nesladek e io. Ma non abbiamo fissato ancora la data». Il tempo a disposizione non è tanto. «Non posso non rispettare la legge e i tempi - ha detto lunedì il ministro di Infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi in occasione della sua visita in città - Credo che entro metà ottobre dovrebbero essere presentate le terne di nomi per l’Autorità portuale di Trieste: mi auguro che i soggetti interessati facciano la loro parte». Dice appunto la legge, quella in vigore e cioé la numero 84 del 1994: «Il presidente è nominato, previa intesa con la Regione interessata, con decreto del ministro dei Trasporti e della navigazione nell’ambito di una terna di esperti di massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale designati rispettivamente dalla Provincia, dai Comuni e dalle Camere di commercio». «La terna è comunicata al ministro tre mesi prima della scadenza del mandato. Il ministro, con atto motivato, può chiedere di comunicare entro trenta giorni dalla richiesta una seconda terna di candidati nell’ambito della quale effettuare la nomina».
«La legge va letta bene. Secondo me non è scontato - sostiene Cosolini - che un nome debbano farlo i Comuni, un secondo la Provincia e un terzo la Camera di commercio». In passato c’era addirittura chi sosteneva che le terne già in prima battuta dovessere essere tre. Ma sebbene scritta male, la legge lascia poco spazio a questa interpretazione. Di certo se i nomi indicati non sono almeno tre, la nomina è nulla, come insegnano anche sentenze del recente passato. Nei giorni scorsi l’Avvisatore marittimo di Genova ha rilanciato l’illazione in base a cui la Camera di commercio proporrebbe il suo stesso presidente Antonio Paoletti e in cambio l’attuale presidente Marina Monassi andrebbe al vertice di Trieste terminal passeggeri. «Non rilascio dichiarazioni», ha affermato Paoletti. Altre voci non confermate rilevano come la prima poltrona alla Torre del Lloyd non dispiacerebbe né all’attuale presidente dell’Autorità portuale di Bari, Francesco Mariani, né a quello dell’Autorità portuale di Ravenna, Galliano Di Marco. Il senatore del Pd Francesco Russo ha proposto di affidare la compilazione di una short list di candidati fortemente qualificati a un soggetto esterno, lasciando alla politica solo l’ultima parola all’interno di questo ambito. «Le dichiarazioni di Lupi fanno finalmente chiarezza - ha affermato ieri Russo - Nessuna ambiguità è più possibile. Nessun temporeggiamento in attesa di nuove regole che cambino in corsa le modalità di selezione dei nuovi vertici dell'AP. Nessuno spazio per chi puntava a un periodo di commissariamento che tenesse ancora congelata l'attuale gestione».
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