Comune di Trieste e Sissa portano la scienza nelle case di riposo
Intesa triennale per progetti, eventi e per condurre studi sull’invecchiamento. Il festival letterario della Scuola avanzata nel ’25 entrerà in un istituto per anziani
Con la prossima edizione del festival Scienza e Virgola, organizzato dalla Sissa e in programma dal 6 all’11 maggio 2025, la divulgazione scientifica entrerà anche in una casa di riposo cittadina, con un evento ad hoc. Sarà il primo risultato concreto dell’accordo quadro recentemente siglato tra l’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Trieste e la Sissa: una collaborazione triennale per la realizzazione di progetti mirati alla promozione dell’inclusione sociale, con particolare attenzione alle persone in situazioni svantaggiate e alla diffusione della conoscenza scientifica nella comunità.
La scienza abbatte i muri
Grazie a quest’accordo la scienza abbatterà l’ennesimo muro, entrando anche in luoghi della società dai quali è solitamente esclusa, come appunto le case di riposo, per raggiungere anche quella fetta di popolazione che sfugge alle classiche operazioni di divulgazione. E i ricercatori della Sissa potranno usufruire di dati preziosi per i loro studi sull’invecchiamento e sul deterioramento cognitivo, una condizione che, a causa del lungo inverno demografico, in futuro riguarderà una fetta sempre più ampia di popolazione.
Trieste all’avanguardia
«Con questo accordo Trieste si conferma una città all’avanguardia nella promozione della sinergia tra ricerca scientifica e politiche sociali, in un’ottica di inclusione e di miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini, in particolare i più fragili», ha dichiarato, presentando la convenzione, l’assessore comunale alle Politiche sociali Massimo Tognolli, accompagnato dal direttore dei Servizi sociali Stefano Cricco. «Abbiamo progetti pragmatici e concreti che metteremo in campo, nella convinzione che l’innovazione sia un ingrediente indispensabile per curare al meglio le persone e che la comunicazione della scienza sia fondamentale per l’empowerment delle persone, perché consente di contrastare il disagio che si prova davanti a un mondo che diventa sempre più complesso e difficile da comprendere».
Diffusione della cultura scientifica
«Sono più di 30 anni che con il nostro master in Comunicazione della scienza puntiamo alla diffusione della cultura scientifica come strumento di democratizzazione, ma serve una riflessione critica sui luoghi della società che non vengono raggiunti dalla scienza – è stato il commento di Nico Pitrelli, direttore del master Sissa –. Questo accordo ci consentirà di uscire dai “salotti buoni” ed entrare nelle case di riposo, per raccontare ciò che facciamo ogni giorno e portare avanti le nostre ricerche sull’invecchiamento».
Percorso avviato
Si tratta di un percorso appena avviato i cui risultati, sottolinea Tognolli, si potranno vedere sul medio-lungo periodo. «La Sissa ha una vocazione internazionale, ma siamo molto legati al territorio e questa è l’ennesima collaborazione locale che attiviamo: vogliamo promuovere una scienza sempre più inclusiva», sottolinea Nicola Gigli, vice direttore della Sissa.
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