Comune di Trieste e Greensisam verso l’accordo sulla concessione

Vicina la soluzione dell’inghippo sulla cessione per 90 anni dei magazzini pregiati più prossimi al cuore cittadino
Giovanni Tomasin

TRIESTE Non c’è nulla ancora di firmato, ma il Comune è prossimo a risolvere l’annosa questione della concessione Greensisam: l’affidamento novantennale rappresentava ormai da tempo un problema tanto per l’ente pubblico quanto per il privato, costretto a sganciare ogni anno 530 mila sonanti euro per un’area del Porto vecchio su cui è risultato impossibile – nel tempo – avviare le iniziative previste. Con una lettera inviata dagli avvocati di Greensisam al Comune nei giorni scorsi, la vicenda si avvia infine a una soluzione che – a dispetto delle premesse – dovrebbe essere priva di oneri per le parti.

Il tutto stava venendo gestito in gran segreto dagli uffici, a causa dell’estrema delicatezza della trattativa, ma a cose ormai quasi fatte è proprio il sindaco Roberto Dipiazza, ai microfoni di Telequattro, ad anticipare la novità: «Maneschi (Antonio, figlio di Pierluigi ndr) ha rinunciato alla concessione, e non ci sono contenziosi. La cosa ci favorisce perché quei quattro magazzini sul mare sono importanti, per cui lo ringrazio a nome mio e della città».

Gli assessori che hanno in mano la pratica, i titolari del Bilancio e dei Lavori pubblici Everest Bertoli ed Elisa Lodi, confermano in una dichiarazione congiunta che la soluzione è finalmente a portata di mano: «Esprimiamo soddisfazione perché, dopo un lavoro durato due anni assieme al segretario generale Fabio Lorenzut e all’avvocatura comunale, siamo in dirittura di arrivo con una soluzione che sbloccherebbe definitivamente quei magazzini, con piena soddisfazione di entrambi i soggetti coinvolti e in accordo con i termini urgenti di pubblica utilità che interessano l’area». La concessione interessa i magazzini 1-5, i più vicini al centro cittadino, e occupa quindi una posizione strategica all’interno del Porto vecchio. Una soluzione “indolore” per entrambe le parti non era scontata: da una parte Greensisam rivendicava di aver sempre pagato l’annuale conquibus, per il quale poteva chiedere un corposo indennizzo. Da parte sua il Comune poteva contestare al privato la mancata realizzazione delle opere di urbanizzazione (che verranno portate ora a compimento tramite i finanziamenti del Pnrr).

Quanto alle tempistiche, spiegano gli assessori, è questione di definire gli ultimi particolari: «Nelle prossime settimane perfezioneremo gli atti amministrativi e verranno resi noti i termini definitivi dell’accordo»g. tom.

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