Comune, Abbate scagionato ma permesso restituito
«L’amministrazione conferma la fiducia al comandante Sergio Abbate». Con questa dichiarazione il vicesindaco Fabiana Martini risponde all’interrogazione del consigliere comunale di Sel, Marino Sossi, che aveva come oggetto il permesso di parcheggio utilizzato dal comandante della polizia locale nella zona a traffico limitato, malgrado dal 2008 risulti residente a Verona. Il capogruppo dei vendoliani in consiglio comunale metteva in evidenza la presenza dell’automobile del comandante sotto casa, in Borgo Teresiano, a tutte le ore del giorno e della notte. «Avevo il permesso per residenti fino a quando risiedevo a Trieste – aveva replicato in prima battuta Abbate – mentre ora ho nuovo permesso perché possono esserci delle emergenze».
«Il comandante, ora che non è più residente, è in possesso di un permesso (di cui attualmente non usufruisce) che non è connesso al possesso della residenza anagrafica», si legge nella risposta fornita dal vicesindaco che detiene anche la delega alla Sicurezza. «In ogni caso il comandante Abbate, - continua la risposta - al quale confermiamo la fiducia di quest’amministrazione, ha deciso di rinunciare al permesso in questione e di restituirlo». Nelle ultime settimane, infatti, l’automobile del comandante non è più parcheggiata sotto casa. Il permesso in suo possesso fino a poco tempo fa consentiva la fermata e non la sosta per il tempo strettamente necessario allo svolgimento di operazioni come quella di vigilanza, soccorso, trasporto valori, pubblica sicurezza. Insomma, per l’amministrazione comunale è tutto in regola, sulla vicenda non sono state evidenziate violazioni di alcun tipo e il discorso è chiuso. Per il Comune il comandante della polizia locale usufruiva di un permesso riservato a residenti per zona Ztl (zona a traffico limitato) quando era residente e invece di un permesso in deroga successivamente, appena ha trasferito la sua residenza in Veneto.
Ma a Sossi non basta. Anzi, la risposta fornita dal vicesindaco Martini lo lascia “senza parole”. «Se il permesso risulta legittimo può essere utilizzato anche in futuro e non si comprende il motivo della sua repentina restituzione». Non si capisce infatti per quale motivo, il permesso fino a poco tempo fa nelle mani di Abbate e che doveva servire in caso di emergenze, sia stato riconsegnato all’amministrazione. «Per quanto riguarda la conferma della fiducia da parte di questa amministrazione, - replica il capogruppo di Sel - pur facendo parte della maggioranza, esprimiamo forti perplessità di fronte alla complessiva gestione del corpo della polizia locale e ai riflessi che comporta sulla cittadinanza e sul personale». Prendendo atto della risposta del vicesindaco sul fatto che il comandante ha usufruito in passato di un permesso riservato ai residenti in Ztl, i vendoliani in consiglio comunale osservano: «A noi consta che più che di passato remoto si tratti di passato prossimo, - affermano - talmente prossimo che probabilmente risale a quando é stato sollevato il problema. Mentre il permesso doveva essere restituito ben cinque anni fa, quando il comandante cambiava la residenza». Secondo Sel lo stesso permesso riportava ulteriori due numeri di targa intestati ad altre persone che, se appartenenti al nucleo famigliare, comunque non erano residenti a Trieste. Ora Sel valuterà se ci sono gli estremi per fare un esposto in Procura.
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