Comune, 9 mesi al fattorino assenteista

Assolta l’amica-complice, seguita dal Dsm, che era andata a strisciare il suo badge anche dopo l’arresto
Il garage con le Ferrari di Coretti perquisito dalla polizia
Il garage con le Ferrari di Coretti perquisito dalla polizia

Per lui pena dimezzata (nove mesi con la condizionale, oltre a 400 euro di multa) rispetto alle richieste del pubblico ministero. E per lei, la sua amica seguita dal Dsm, il Dipartimento di salute mentale, assoluzione piena dall’accusa di essergli stata complice: le era stato contestato di essersi recata al pianterreno di Palazzo Carciotti, subito dopo che lui era stato arrestato, per strisciare il suo badge “in uscita” e per farlo dunque risultare lontano dal luogo di lavoro. Accusata, insomma, di aver passato al lettore ottico il tesserino personale di un uomo che, in quel momento, non poteva fisicamente trovarsi davanti al lettore ottico, perché in stato d’arresto.

Il giudice per l’udienza preliminare Guido Patriarchi ha chiuso così, l’altro giorno, il processo celebrato con rito abbreviato a carico di Claudio Coretti, il dipendente comunale di 57 anni che nella primavera del 2013 aveva fatto parlare di sé in quanto assenteista e in quanto possessore - nel suo garage adibito a casa in cui stava ospitando proprio l’amica finita a processo con lui, N.S. di 38 anni - dodici macchinoni, due Ferrari comprese.

Comune di Trieste, timbrava e spariva: arrestato
Foto Bruni 29.04.13 Arresto di Claudio Coretti: perquisizione garage/abitazione della Polizia

Coretti, assistito dall’avvocato Roberto Corbo, se l’è cavata con nove mesi con la sospensione condizionale della pena per truffa ai danni del Comune. Il pm Federico Frezza ne aveva chiesti 18, di mesi. Non potevano evidentemente passare senza essere tenuti in conto, davanti al giudice, quei 435 euro e 69 centesimi già versati via bonifico dal fattorino in “servizio” in via Genova come quantificazione delle ore non lavorate (il che sostanzialmente ha evitato che lo stesso Comune si costituisse poi parte civile ma non gli ha evitato il licenziamento, che ora il suo legale si prepara a impugnare al giudice del lavoro) così come è presumibile non siano state “scartate” nemmeno le sue recenti “frequentazioni” al Dsm, dove gli è stata riscontrata una personalità border-line.

E non una, bensì più criticità di natura sociale e psicologica, in realtà, sono state attribuite via Dsm a sua volta - e soprattutto - a N.S., difesa dall’avvocato Eleonora Sponza. Per la 38enne il pm Frezza aveva formulato l’accusa per favoreggiamento. La mattina in cui gli investigatori del Commissariato di San Sabba erano entrati nel garage di Coretti in via della Valle - su mandato del magistrato dopo un mese di pedinamenti in cui era stato accertato che lui talvolta entrava nel palazzo di via Genova, strisciava il badge e poi se ne andava - la donna in effetti si trovava lì, ospite del collezionista d’auto.

Nella sua casa-garage dodici vetture tra cui due vecchie Ferrari
Foto Bruni 29.04.13 Arresto di Claudio Coretti: mentre entra dal PM Frezza

Viveva col fattorino assenteista, da amica, se è vero che entrambi hanno sempre negato che tra loro ci fosse una relazione sentimentale. Lì per lì un poliziotto aveva visto che Coretti le aveva passato qualcosa. Il tesserino di lavoro, appunto. L’agente allora l’aveva seguita fin sulla porta di via Genova, dove poi quel tesserino era finito effettivamente strisciato al lettore ottico. Per questo era finita nei guai, prima indagata e poi imputata per favoreggiamento.

Il giudice Patriarchi l’ha però assolta dopo che l’avvocato Sponza ha sostenuto che non si poteva parlare in questo specifico caso di favoreggiamento in quanto non solo lei poteva pure non sapere il motivo per cui l’amico era stato appena arrestato. Ma anche perché la strisciata, in uscita peraltro, non poteva prefigurare in sostanza un vero e proprio favoreggiamento di un reato al quale, con lo stesso arresto di Coretti, la polizia aveva messo fine.

@PierRaub

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