Comunali 2021 a Trieste, la galassia del centro si confronta sull’ipotesi del “terzo candidato”
Continua il lavoro programmatico di Trieste2030, cui aprono i calendiani. Parole di stima per Rosolen
Il Municipio di Trieste
TRIESTE Segnali di fumo, primi tentativi di aggregazione al centro in vista delle prossime comunali. L’associazione Trieste2030, che nel dicembre scorso ha presentato il suo manifesto, continua a proporsi come un think tank ma di fatto continua a tenere aperta l’ipotesi di costituire una lista, con un candidato alternativo sia a Roberto Dipiazza che al campione in pectore del centrosinistra, Francesco Russo. Trieste2030 si appella agli elettori nazionali di Italia Viva e Azione, trovando un’apertura da parte della formazione calendiana triestina, ma al tempo stesso plaude la lettera scritta dall’assessore regionale Alessia Rosolen sul futuro della città.
L’associazione nata nell’autunno scorso ha raggiunto i 120-130 sostenitori, continua a riunirsi su base settimanale e si appresta a lanciare un sito. Complice dell’espansione l’attivismo del presidente Maurizio Fermeglia, docente ed ex rettore dell’ateneo cittadino, che pure ha spiegato dal principio di partecipare all’associazione in quanto think tank e non al fine di farne una civica. Sarebbero in corso, spiegano addetti ai lavori, anche contatti con il mondo dell’imprenditoria locale al fine di individuare eventuali sostenitori: le campagne elettorali costano, i candidati principali avranno le loro risorse a disposizione, e serve un gruzzolo di partenza di alcune decine di migliaia di euro. D’altra parte la data delle elezioni è ancora ignota e prendere posizione ora potrebbe essere prematuro.
Il vicepresidente del sodalizio, l’avvocato Alberto Pasino, spiega che «per il momento non ci siamo mossi dall’idea iniziale»: «Siamo un’associazione e non una civica. Stiamo dando eco alle idee contenute nel programma che stiamo indicando a entrambi gli schieramenti. Sono idee trasversali, che trovano in noi convinti assertori».
Pasino precisa di non avere «ambizioni da sindaco»: «Noi ci stiamo impegnando per la città, non per le ambizioni di qualcuno di noi. Dopodiché questo è un momento critico per la città, non va tutto bene. Se l’assessore Rosolen si è scomodata a prendere la penna in mano vuol dire che non va tutto bene».
Nei giorni scorsi anche l’avvocato Gianfranco Carbone, tra i fondatori di Trieste2030, è stato un acceso sostenitore dell’intervento di Rosolen sui canali social. Pasino conferma l’apprezzamento: «Ha scritto una bellissima lettera, è una persona che stimo molto e riscuote apprezzamenti trasversali. Non è la sola d’altra parte ad avere idee in sintonia con le nostre, anche nel manifesto di Francesco Russo ci sono».
La coordinatrice provinciale di Azione, Daniela Rossetti, conferma l’apertura nei confronti dell’associazione: «Stiamo dialogando con le foze dell’area per capire quali sono le loro proposte, e abbiamo avuto dei contatti anche con loro. Ora stiamo definendo il programma, e lo useremo come base di confronto con le altre forze, con Trieste2030 ma anche con Più Europa, il nostro alleato preferenziale». I tre punti portanti del programma, precisa, «saranno la mobilità sostenibile ed elettrica, la connettività urbana che possa fare di Trieste una città adatta ai tempi che viviamo, e politiche demografiche che sostengano le famiglie».
Dal canto suo l’altro potenziale interlocutore, Italia Viva, ha già preso la sua strada: «Siamo aperti al dialogo con tutti, ma saremo nel centrosinistra unitario se Francesco Russo si candida - dice la consigliera comunale Antonella Grim -. Avremmo potuto fare dei calcoli politici diversi, pure legittimi, di convenienza per la nostra forza politica. Ma crediamo sia giusto puntare sulla persona che ha più possibilità di battere Dipiazza, ovvero Russo. Dopodiché conosciamo gli amici di Trieste2030 e condividiamo molte idee con loro, siamo aperti a dialogare. Anche se gli interlocutori locali degli elettori di Italia Viva contiamo di essere noi». —
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