Computer ko, niente patenti nell’Isontino
GORIZIA Il sistema informatico della Motorizzazione Civile va in tilt, e in tutto l'Isontino diventa impossibile fare la patente. E' quanto accade a Gorizia, dove un guasto tanto improvviso quanto pesante ha messo in ginocchio un intero sistema. E così sono quasi 700 i giovani che in queste settimane restano in attesa, impossibilitati a sostenere l'esame teorico e, quindi, ottenere il "foglio rosa" che è indispensabile per esercitarsi alla guida ed accedere infine all'esame pratico.
Tutta colpa di computer ormai troppo vecchi e di una sfortunata coincidenza. Il 3 luglio scorso, era domenica, un corto circuito ha tolto la corrente agli uffici della Motorizzazione Civile di Sant'Andrea, e questo deve aver dato il colpo di grazia ad un sistema informatico già di per sé provato. Lunedì gli impiegati hanno ripristinato tutto, ma quando hanno tentato di accedere per la prima volta al sistema centralizzato che gestisce gli esami teorici (direttamente da Roma, come accade in tutta Italia) si sono accorti che qualcosa non andava. «Il disco rigido è andato - racconta l'ingegner Roberto Kravos, responsabile della Motorizzazione Civile di Gorizia -, e siamo rimasti letteralmente bloccati». L'ultima sessione di esami teorici si è svolta il 29 giugno, e da allora non è stato più possibile procedere, effettuando solo gli esami pratici di coloro che già avevano superato la prima prova.
Al momento non è dato sapere fino a quando la situazione resterà questa, con le liste d'attesa che si stanno gonfiando. «Va detto che il nostro parco macchine era il più datato di tutta la regione, risale ad oltre otto anni fa - spiega ancora Kravos -. Nel tempo noi abbiamo fatto tutto il possibile per preservarlo, installando pure dei gruppi di continuità e sistemi di sicurezza per limitare la possibilità di guasti improvvisi. Ma evidentemente non è bastato». Da oltre un anno Kravos cercava di contattare il marchio informatico che fornisce i computer delle Motorizzazioni per chiedere un preventivo per la sostituzione, senza grosse fortune. E negli ultimi anni la Provincia aveva già accantonato alcune migliaia di euro per la sostituzione dei computer e delle attrezzature: un progetto rimasto nel cassetto con il passaggio delle Motorizzazioni sotto la competenza della Regione.
«Non mi sorprendo troppo di questo guasto, che prima o poi sarebbe capitato - commenta Kravos -: già un paio d'anni fa avevamo avuto un guasto, di altra natura, che però si era risolto più velocemente. L'importante è che ora si faccia in fretta: abbiamo ricevuto una risposta dai tecnici, e ora attendiamo che vengano a sostituire e collegare i 18 computer». Un lavoro che dovrebbe impiegare non più di qualche giorno, e l'auspicio è di poter riprendere a svolgere gli esami teorici all'inizio di agosto. «Noi non andremo in ferie, saremo sempre aperti, e una volta ripristinato il sistema potremmo pensare eventualmente anche di svolgere sessioni d'esame quasi ogni giorno, in modo da smaltire velocemente i candidati in attesa - dice l'ingegner Kravos -. Fino ad ora tenevamo un esame a settimana, proprio perché la lentezza e la precarietà del sistema informatico complicava le cose. Con i nuovi terminali sarà tutto più semplice».
Intanto però sono tantissimi i giovani isontini che protestano, assieme alle loro famiglie, per questa situazione. Pregustavano di essere freschi di patente nel cuore dell'estate e soprattutto prima dell'inizio dell'anno scolastico, quando avranno altri impegni e altri pensieri, ed invece devono pazientare. Così come non sono certo felici i titolari delle 13 scuole guida sparse sul territorio, che hanno le mani legate e devono rinviare le guide dei loro clienti, primi del foglio rosa ottenuto con l'esame teorico. Con un danno economico che si aggiunge come beffa al semplice disagio.
«Abbiamo fatto tutto il possibile per venire incontro agli utenti - ricorda il responsabile della Motorizzazione Civile -, smaltendo le scadenze. E' comprensibile il malcontento, ma questa situazione non dipende dalla nostra buona volontà». Già. Nell'era dei computer, tocca sottostare ai capricci di un chip.
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