Compie cent’anni l’hotel Savoia

Inaugurato nel giugno 1911, vi dormì anche Francesco Giuseppe. Ha riaperto nel 2009 dopo il restauro

di Riccardo Tosques

Nacque con il compito di rappresentare il più imponente e lussuoso albergo dell'Impero austro-ungarico. Ora, dopo un secolo di vita, ospita al suo ingresso la coccarda tricolore nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia.

Il tempo scorre e ne sa qualcosa l’Excelsior Palace, uno degli illustri testimoni della storia cittadina che ha compiuto ieri i suoi primi cent’anni di vita. Monumentale, elegante, in classico stile mitteleuropeo, l’edificio venne progettato nel 1910 dall’architetto viennese Ladislaus Fiedler che nella costruzione utilizzò tecniche ultramoderne per l’epoca, come il cemento armato. L’albergo venne aperto al pubblico il 22 giugno del 1911 in occasione del varo della corazzata “Viribus Unitis”, l’ammiraglia della flotta da guerra dell’Impero. L’hotel accolse, nonostante la mancanza dei collaudi, autorità e delegazioni giunte a Trieste per assistere al Cantiere San Marco alla discesa in mare del poderoso scafo. Ecco perché le cronache raccontano che l’Excelsior aprì i battenti prima del previsto, nello stesso giorno in cui Giorgio V fu incoronato nell'abbazia di Westminster.

Frequentato dall’imperatore Francesco Giuseppe, che apprezzava i soggiorni triestini, il Savoia ha ospitato in cent’anni di attività famiglie blasonate, artisti, diplomatici, un’élite turistica internazionale che era solita arrivare a Trieste via mare o via terra, nei tour da e per il Nord dell’Europa. Da sempre insomma l’Excelsior Palace Hotel è stato uno dei simboli dell’opulenza e del benessere sociale dell’alta borghesia e del ceto imprenditoriale.

Durante il Secondo conflitto mondiale subì gravi danni anche in seguito al grande incendio provocato dai cannoneggiamenti del 1945, quando fu occupato dalle truppe tedesche. Dal 1972 al 1976 venne fortemente rivisto, ma è nel giugno del 2009 - dopo quasi tre anni di stop causa lavori - che la struttura a 4 stelle rinasce completamente grazie al restauro promosso dalla Compagnia alberghiera Starhotels. E subito viene brillantemente “messo alla prova” ospitando ministri e Capi di Stato in occasione della riunione del G8.

La storia, dunque. Ma sono soprattutto i numeri a delineare l’unicità dell’edificio che si affaccia su Riva del Mandracchio: 1.200 metri di boiserie, 20mila metri di sete e velluti, 6mila pezzi di porcellane d'epoca per la tavola risalenti al 1912, utilizzate per il ristorante. Attualmente l’edificio è dotato di 142 camere, di cui 18 suites e 18 suites attrezzate con angolo cottura, tra cui la Cruise Suite da 110 metri quadri con pavimento in teak e arredi in stile navy. Presenti anche nove sale riunioni per un totale di 650 persone. Una sessantina i pezzi di arredi originali del primo ’900: consolle, specchi, cassettoni e poltroncine realizzati negli anni 1910-12.

L’hotel fu costruito sull’area precedentemente occupata dal palazzo del Governo marittimo. La realizzazione rientrava nel piano di potenziamento delle proprie strutture, varato dalla Prima società austriaca degli alberghi che si era rivolta a Fiedler, progettista tra l’altro del Parkhotel di Villach, inaugurato nel 1911.

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