Le compagne di scuola: «Vestirsi con il niqāb è una loro scelta. A noi non dà alcun fastidio»
I commenti delle compagne. «È questione di cultura. Che problema c’è?»
È soprattutto chi viene da fuori Monfalcone a rimanere inizialmente sbalestrato nel veder studentesse completamente coperte, in niqāb. Ma tutto poi si esaurisce lì, nell’iniziale sorpresa. Lo spiega un’allieva dell’istituto comprensivo, Silvia (nome di fantasia) di 17 anni, che viene da Trieste: «Nella mia città, non mi era mai capitato di vedere studentesse dal volto velato, non mi dà assolutamente fastidio, ma penso che per loro possa essere un po’ limitante».
Un pensiero condiviso da un’amica coetanea: «All’indirizzo Turistico non ci sono ragazze islamiche col niqāb, risultano tutte iscritte al Sociale: da noi, invece, possono vestire anche all’occidentale oppure hanno solo il velo in testa».
Una di queste, Zoe (altro nome di fantasia), di nazionalità bengalese e sempre minorenne, commenta: «È una scelta, che non tutti accettano. Non è un obbligo, implica una decisione. Io non porto il velo integrale, ma forse quando sarò sposata vorrò indossarlo e penso che la decisione sarà solo mia. Per me è una cosa normale. Per la mia cultura, intendo».
E perché non indossare il niqāb già adesso? «Mi fa sentire troppo caldo e crea difficoltà – replica –: se i genitori me l’hanno mai imposto? No, si tratta di scelte personali e io mi sento per ora a posto così, indossando il velo solo sul capo».
Una studentessa maggiorenne, Sara, italiana, spiega: «È la loro religione e io la rispetto. Non mi suscita curiosità o altro vedere queste ragazze vestite di nero, non chiederei loro nulla. Le noto, questo sì, all’ingresso a scuola perché stanno tutte insieme, in attesa dell’insegnante, ma non mi suscita alcun pensiero. I professori ci hanno spiegato quella cultura e come funziona. Tutto qui».
«Non mi cambia nulla – conclude l’amica – solo penso che non si sentano molto integrate». Se però chiedi se vi siano stati episodi spiacevoli o qualcuno abbia in qualche modo isolato queste ragazze, le studentesse intervistate spiegano che no, non hanno mai assistito a fenomeni di questo tipo né, tanto meno, di bullismo: la Scuola sembra aver cresciuto menti aperte e accoglienti, al Pertini. —
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