Commissione tributaria Raffaele Tito presidente

La Commissione tributaria provinciale di Udine e quella di Gorizia hanno un nuovo presidente. Dopo anni di vacanza, i posti sono stati assegnati rispettivamente a Oliviero Drigani, attuale presidente...
Bumbaca Gorizia Processo x camorra a Monfalcone
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La Commissione tributaria provinciale di Udine e quella di Gorizia hanno un nuovo presidente. Dopo anni di vacanza, i posti sono stati assegnati rispettivamente a Oliviero Drigani, attuale presidente della sezione civile della Corte d’appello di Trieste, e a Raffaele Tito, procuratore aggiunto della Repubblica di Udine.

Il decreto di nomina a firma del capo dello Stato conclude un iter durato quasi tre anni. La procedura di concorso è stata espletata dal Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, che ha scelto i vincitori sulla base di un meccanismo di selezione per titoli. Il giuramento dei magistrati avverrà oggi, davanti al presidente della Commissione tributaria regionale di Trieste, Francesco Castellano. Il dottor Drigani subentra al dottor Sammartano, mentre il dottor Tito andrà a occupare il posto lasciato dal giudice Mario Formaio.

Udinese, 60 anni, Oliviero Drigani è anche presidente di una delle sezioni della Commissione tributaria regionale e aveva già guidato, tra il 1991 e il 1996, la locale Commissione tributaria di 1º grado.

Goriziano, ma con casa e famiglia a Udine, 58 anni, Raffaele Tito. PrIma di intraprendere la carriera in magistratura è stato ufficiale della Guardia di finanza: per dieci anni ha indossato l' uniforme delle fiamme gialle acquisendo così quelle conoscenze che mise poi in pratica da pm per combattere i reati tributari, autore di un volume appena pubblicato.

Poi il concorso in magistratura e l'esordio come pretore di San Vito al Tagliamento. Da lì nel 1987 è passato alla Procura della Repubblica di Pordenone dove è stato un protagonista della Tangentopoli locale. Ha arrestato tutti: politici, imprenditori, amministratori. Ha anche maturatio un’esperienza a Milano nel pool di Mani Pulite prima di rientrare in Regione, sempre alla Procura di Pordenone. Dalla città friulana si è poi trasferito a Trieste dove da sostituto ha operato anche nella Procura distrettuale antimafia.

Nel giugno del 2010 Tito è arrivato a Udine, come procuratore aggiunto. Sia Tito che Drigani hanno unito il proprio nome alla strage di Natale: Drigani, come presidente della Corte d’assise d’appello che, nel 2008, aveva condannato all’ergastolo due dei quattro imputati per strage (poi assolti nell’Appello bis), Tito come pm titolare dell’inchiesta.

E negli ambienti del Palazzo di giustizia goriziano circolano le voci che Tito possa essere uno die candidati a prendere il posto della procuratrcie capo Caterina Ajello già trqasferita in Sicilia.

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