Commissariata l’Università popolare: arriva l’ex prefetto Garufi
TRIESTE L’Università popolare di Trieste è commissariata. Da oggi negli uffici di piazza Ponterosso, in qualità di commissario, entrerà – intanto formalmente, perché concretamente il suo arrivo in città è previsto fra qualche giorno – Francesca Adelaide Garufi, già prefetto di Trieste dal novembre del 2012 al gennaio del 2016.
Al suo fianco, con il ruolo di vice commissari, ci saranno il commercialista Alessandro Paolini e il viceprefetto aggiunto in servizio alla Prefettura di Trieste, Marzia Baso, che dallo scorso 14 novembre operano all’interno dell’ente in qualità di Nucleo di valutazione.
Il commissariamento dell’Università popolare comporta l’immediato scioglimento degli organi statutari in carica. Resta invece in sella il direttore generale Fabrizio Somma. Nella lettera inviata ieri mattina ad Upt, a firma del governatore Massimiliano Fedriga, del direttore generale per l’Unione Europea del ministero degli Affari esteri, Giuseppe Maria Buccino Grimaldi, e del prefetto Annapaola Porzio, viene indicato che il Nucleo di valutazione il 10 dicembre scorso ha firmato una relazione sulla situazione dell’ente.
«In base alla conclusione di detta relazione – si legge nel documento –, allo stato gli organismi statutari non sono in grado di assicurare il regolare funzionamento dell’Università popolare di Trieste e non vi sono margini per azioni, all’interno delle procedure previste dallo statuto, per porre rimedio alla situazione attuale». Per questo è stato disposto il commissariamento.
La notizia di un’imminente nomina era nell’aria da settimane. Compito della gestione commissariale sarà assicurare il regolare funzionamento dell’ente, con particolare riferimento alla gestione dei fondi pubblici erogati dal ministero degli Affari esteri e dalla Regione, per garantire la promozione di iniziative, interventi e attività culturali e didattiche tese alla conservazione dell’identità del gruppo nazionale italiano oltre confine.
Nel documento inviato ieri agli uffici di Upt viene evidenziata anche la necessità di «redigere un nuovo statuto, adeguato all’evoluzione della normativa susseguitasi dal 1954 e che contenga la previsione di strumenti di intervento che, rispettosi dell’autonomia dell’associazione, prevedano rimedi per evitare in futuro il ripetersi delle situazioni determinatesi in atto». Questo compito spetterà alla gestione commissariale. Il nuovo statuto dovrà essere sottoposto all’approvazione della Regione e della Farnesina.
La gestione commissariale rimarrà in carica fino al 30 giugno 2019, ma la durata dell’incarico potrà essere prorogata fino all’insediamento degli organi statutari che dovranno essere individuati secondo le previsioni del nuovo statuto.
Garufi, 66 anni, siciliana, laureata in Giurisprudenza, pochi giorni prima di lasciare il suo incarico a Trieste come prefetto e commissario di Governo, aveva firmato l’importante provvedimento per lo spostamento del Punto franco dal Porto vecchio. Nel settembre del 2017, il ministero dell’Interno allora guidato da Marco Minniti aveva nominato l’ex prefetto, ora in pensione, commissario straordinario di Manduria dopo la caduta dell’amministrazione comunale. Da oggi inizia invece la nuova esperienza di Garufi in Upt. —
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