Commercianti e habitué storcono il naso «Proposta piatta e non adatta al contesto»

Lasorte Trieste 04/12/18 - Piazza S.Antonio
Lasorte Trieste 04/12/18 - Piazza S.Antonio



Il nuovo progetto di piazza Sant’Antonio non piace a chi lavora nella zona o la frequenta abitualmente. Tutti, questo sì, chiedono a gran voce che i lavori di risistemazione dell’area vengano effettuati al più presto, ma invocano uno scenario ben diverso da quello in parte circolato nei giorni scorsi. La maggior parte delle persone non vorrebbe uno stravolgimento della situazione attuale, preferendo interventi di ripristino del pavimento, di cura del verde, con una manutenzione ordinaria e straordinaria più frequente. «Così come si vede ora, l’ipotesi iniziale di progetto risulta piatta - commenta Gianluca Laporta -. Ma visto che non è la versione definitiva, c’è ancora margine di miglioramento, ad esempio lasciando la fontana e aggiungendo qualche panchina».

Anche ai venditori ambulanti presenti nella piazza il futuro disegno non va giù. «Non mi piace per niente quello che ho osservato - sottolinea Francesco Ilardi dello stand Figli dell’Etna - perché rovina completamente l’immagine di questa bella piazza storica. Non vorrei facesse la fine di piazza Goldoni o piazza Vittorio Veneto, che sono davvero brutte. Qui siamo circondati da splendidi palazzi, molto antichi, ci vuole un’idea che li valorizzi e non li sminuisca. E suggerisco anche di pensare a uno spazio per il nostro mercato, che possa diventare più vivace, legato alla tradizione che proprio nella zona di Ponterosso ha visto per anni il successo delle bancarelle». Considerazioni simili per Wanda Rizzioli. «È un progetto troppo scarso per l’architettura circostante - dice -. Gli edifici qui attorno sono bellissimi, perché appiattire tutto? La fontana poi va tenuta e messa a posto, il verde curato con più attenzione e soprattutto la priorità deve essere la nuova pavimentazione. Vediamo cadere quasi ogni giorno persone che la attraversano, non si può andare avanti così».

La stessa segnalazione arriva anche da Isabel Bursic. «Sarebbe ora che i lavori partissero dopo tre anni di promesse e annunci - ricorda -. Suggerisco di mantenere la fontana ma collocando un vetro sopra, che aiuterebbe anche a renderla più pulita. Va bene poi lasciare le varie piante, ma serve una pulizia maggiore». C’è chi mostra i rifiuti nelle aiuole, le pietre rovinate o sollevate dal terreno, le piastrelle della fontana da ripristinare. Salvatore Valenti definisce il progetto della piazza visto sul web uno «scempio». «Sembra un viale del cimitero di Sant’Anna - tuona - ed è troppo moderno. Prima di avviare opere simili mi preoccuperei di cosa non va adesso per migliorarlo al più presto. Manca il decoro, negli ultimi tempi la situazione è costantemente peggiorata. Ci sono piante marce, sporcizia, pietre dissestate. E comunque – aggiunge – se quel progetto resta così, proprio non ci siamo».

Gli habituè della piazza invitano poi a coinvolgere i cittadini nella progettazione della futura piazza. «Suggeriamo - spiegano alcuni - che l’aspetto definitivo venga reso noto in tutti i suoi dettagli e che prima del via libera ufficiale, sia possibile inviare osservazioni a chi di dovere. Magari indicazioni utili possono arrivare da chi vive piazza Sant’ Antonio, ci passa ogni giorno e dare dritte su cosa serve e cosa invece risulterebbe superfluo o sbagliato. Solo così – conclude - si potrà raggiungere un risultato che piaccia alla gente e che sia anche funzionale». —



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