Commerciante rapinato sotto casa a Monfalcone
MONFALCONE Commerciante rapinato sotto casa, al buio e sotto il diluvio, di rientro dal lavoro. Il malvivente, la pistola puntata sulla fronte della sua vittima, gli ha strappato il borsello tenuto a tracolla per poi dileguarsi a piedi. È accaduto in pochi secondi, l’altra sera, ad Alessandro Cisint, 44 anni, titolare della tabaccheria situata in viale San Marco. Attività che il commerciante aveva rilevato appena lo scorso maggio. Ciò che ha vissuto il 44enne sono stati momenti di vero panico. Con quella pistola alla fronte che gli ha gelato il sangue.
Il commerciante l’altra sera ha chiuso regolarmente la propria attività, verso le 19.45. Con il borsello a tracolla, si è quindi diretto verso l’auto, parcheggiata in via Carducci. Ha messo in moto e ha raggiunto l’abitazione, un appartamento in via Smareglia.
Una serata di pioggia battente. Alessandro Cisint è quindi entrato nel cortile della palazzina dove risiede e, lasciando il motore acceso della vettura, è sceso per chiudere il cancello. Ma appena è uscito dall’abitacolo, gli si è parato davanti all’improvviso un uomo che gli ha puntato la pistola in fronte intimandoli di consegnargli il borsello. Il malvivente ha pronunciato un “mollalo, mollalo”, tradendo un accento straniero, almeno così ha tentato di ricordare il commerciante escludendo comunque in modo categorico inflessioni dialettali.
Un uomo di statura piuttosto alta, circa un metro e 85. Dalla carnagione scura, ha aggiunto il commerciante monfalconese, pur mantenendo prudenza sulla descrizione fisica, considerato peraltro che il malvivente aveva una sorta di cappuccio calato sul volto.
Con l’arma puntata, il rapinatore, senza soluzione di continuità, ha strappato con forza il borsello che il commerciante aveva a tracolla, sganciandolo dalla cintura, per poi dileguarsi a piedi.
Nel borsello erano contenuti il portafoglio, nonchè le chiavi del negozio e della cassaforte.
Alessandro Cisint ha subito richiesto l’intervento della Polizia, che, giunta tempestivamente sul posto, ha avviato le ricerche.
Nel frattempo, il commerciante ha provveduto a bloccare il bancomat. Quando è ritornato in via Smareglia, un vicino di casa gli ha consegnato il portafoglio trovato a terra e rimasto intonso, contenente tutti i documenti e lo stesso bancomat. Resta l’ammanco delle chiavi del negozio e della cassaforte: «Devo provvedere subito a cambiare le serrature», ha osservato il commerciante evidentemente preoccupato. L’altra sera la Polizia, assieme al 44enne, ha raggiunto il negozio verso le 23 per un opportuno controllo. I pattugliamenti sono proseguiti anche durante la notte. Il commerciante ha argomentato: «È evidente che sono stati osservati i miei movimenti quotidiani. Del resto le mie abitudini sono metodiche, poichè sono sempre a casa entro le 20». Il 44enne non crede di essere stato seguito nel suo rientro a casa: «Sono convinto che quell’uomo mi ha atteso sotto casa, cogliendomi di sprovvista». Non ha comunque notato presenze sospette o circostanze tali da indurlo a pensare, a mente fredda, a un inseguimento. Il monfalconese, non senza profonda amarezza, ha affermato: «Avevo avviato questa attività lo scorso maggio. Per fortuna non mi è accaduto nulla di grave, ma certamente ho paura». Le indagini sono quindi affidate alla Polizia del locale Commissariato, che sull’evento ieri non ha ritenuto di fornire alcun elemento, in virtù delle verifiche in corso.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo