Comitato portuale “vietato” al Piccolo. Assostampa e Ordine dei giornalisti: inaccettabile

Una riunione del Comitato Portuale aperta «agli organi di informazione con l'unica eccezione dei rappresentanti della testata Il Piccolo». È la convocazione per oggi marted' 29 aprile inviata dall'Autorità Portuale a Trieste.
L'invito ha innescato la reazione dell'Assostampa e dell'Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, che hanno definito la decisione «inaccettabile». Anche perchè «una riunione di un organismo di natura pubblica non è un evento privato, al quale invitare soltanto gli ospiti graditi e lasciar fuori dalla porta chi gradito non è», sottolineano gli organismi.
L'Autorità Portuale spiega la scelta con il «prolungato atteggiamento denigratorio del primo porto d'Italia per traffico complessivo, con contenuti spesso distorsivi della realtà dei fatti», che avrebbe compiuto il giornale.
Per Ordine e Assostampa «i dirigenti dell'Autorità Portuale ignorano le più elementari regole del vivere democratico e quelle che disciplinano il settore della stampa e dell'informazione nel nostro Paese. Gli uni e gli altri devono essere liberi di esercitare legittimamente il proprio diritto/dovere di cronaca e di critica. Le riunioni del Comitato Portuale di Trieste possono anche tenersi - come accaduto in passato - a porte chiuse, ma non è accettabile che le porte siano aperte e chiuse 'ad personam', al di là del fatto che in questa occasione a essere escluso è il maggior quotidiano cittadino».
L'Ordine dei giornalisti e l'Assostampa del Friuli Venezia Giulia, «nel condannare fermamente questo episodio, invitano la dirigenza dell'Autorità Portuale a rivedere questa improvvida decisione, aprendo la riunione a tutti i rappresentanti dell'informazione interessati all'evento e ritirando quella che appare da ogni punto di vista una discriminazione nei confronti di una testata, dei suoi giornalisti e in definitiva dei suoi lettori».
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