Comitato portuale. Monassi: "Modifiche al testo sulla Ferriera o non firmo"

La presidente dell'Authority all'attacco: chiesti chiarimenti a raffica sul contenuto dell'Accordo di programma relativo all'impianto di Servola a ministero. Ma Comune di Trieste, Provincia e Regione si dicono indisponibili a qualsiasi ritocco: "Intesa pienamente legittima". Seduta aggiornata a venerdì

Oltre due ore di discussione stamattina in Comitato portuale dopo che l’Authority guidata da Marina Monassi non ha firmato giovedì scorso l’accordo di programma sulla Ferriera a Roma.

Nella sua relazione Monassi, dopo aver annunciato una serie di querele a tutela della sua onorabilità, ha sostenuto che non siglerà l’accordo finché non avrà alcuni importanti chiarimenti tecnici da parte dei ministeri competenti. Primo: vuole che sia specificato che è di competenza dell’Autorità portuale la quantificazione e la riscossione dei canoni demaniali. Secondo: vuole sia chiarito di chi sarà la responsabilità, in presenza di eventuali inquinamenti. Terzo: Monassi chiede a chi spetti lo spostamento del cumulo di carbone nell’area Ferriera dove sorgerà la piattaforma logistica.

Dibattito acceso, con il sindaco Roberto Cosolini che - assieme all’assessore provinciale Vittorio Zollia e all’assessore regionale Francesco Peroni - ha chiarito che non accetterà proposte di modifica al testo firmato a Roma, in attesa che all’Authority giungano i chiarimenti richiesti.

Proprio per dare temo agli uffici romani di fornire le risposte pretese da Monassi il Comitato portuale è stato aggiornato al pomeriggio di venerdì.

«Un passo avanti anche se non siamo ancora al traguardo, che però è veramente vicino». Così l'assessore regionale alle Finanze, Francesco Peroni, al termine della riunione del Comitato portuale. Le richieste di chiarimento tecnico decise dal Comitato saranno valutate nei prossimi giorni dagli uffici regionali e dalla Capitaneria di Porto di Trieste, come hanno concordato oggi lo stesso Peroni e il comandante Goffredo Bon con la presidente dell'Autorità portuale Marina Monassi. «C'è una serie di interpretazioni - ha sottolineato Peroni - che richiede taluni approfondimenti, ma deve essere chiaro che l'Accordo di programma siglato nella capitale è un punto certo, legittimo in tutte le sue formulazioni, e che eventuali riserve che l'Autorità portuale, nella sua autonomia, può avanzare agli uffici ministeriali e ai soggetti firmatari debbono restare al di fuori dei contenuti del documento già siglato. Dunque sì a richieste di precisazione di ordine cautelare da parte dell'Autorità portuale, no ad alcun tentativo di inficiare minimamente la perfetta regolarità, e l'importanza politica, dell'Accordo di programma, passo avanti fondamentale - precisa - verso la riconversione, la bonifica ambientale e il rilancio industriale del sito di Servola».

Ampio servizio sul giornale in edicola martedì 4 febbraio.

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