Comitato portuale, la resa dei conti: gli enti locali non votano il bilancio. Scontro sulla presenza del Piccolo

Sceneggiata in Porto vecchio, al Magazzino 26: giornalisti prima riammessi, poi no. Alla fine l’Autorità deve cedere: dentro tutti i rappresentanti della stampa. La presidente Monassi in apertura: «In porto non va tutto bene, va addirittura benissimo». I Comuni di Trieste, Muggia, la Provincia e la Regione se ne vanno: "Totale mancanza di trasparenza"

Sceneggiata alla triestina per la seduta del Comitato portuale, previsto per le 11 al Magazzino 26 del Porto vecchio. Increscioso il tira e molla di partenza: dopo l’espulsione decretata ieri sera dall’Autorità portuale per i giornalisti del Piccolo («Sono ammessi tutti i rappresentanti della stampa, ad eccezione di quelli della testata locale»), sembrava inizialmente tutto risolto. «Potete entrare tutti», era stato detto pochi minuti prima dell’inizio. Poi, all’arrivo della presidente Marina Monassi, ecco il nuovo voltafaccia: tutti dentro, tranne quelli del Piccolo. Proteste e solidarietà tra cronisti fuori dalla porta sorvegliata da una guardia giurata, ma niente da fare, nonostante le ironie del sindaco Cosolini: «Almeno io posso partecipare alla seduta?».

Inizio di riunione tutto dedicato al “caso” Il Piccolo. La Monassi si accorge che un cronista del Piccolo è riuscito, nonostante tutto, a intrufolarsi. Ecco come la racconta un "testimone oculare".

- Monassi richiede espressamente  al cronista del Piccolo di uscire poiché non invitato, lo indica e la guardia lo avvicina
- Cosolini chiede (in estrema sintesi) alla presidente: o tutti dentro o tutti fuori
- Monassi  mette al voto per per alzata di mano: Piccolo fuori o Piccolo dentro
- Il sindaco chiede che non vengano storpiate le sue parole: lui ha detto o tutti dentro o tutti fuori
- Monassi ripete che è lei a decide e che mette al voto la presenza di chi è gradito o meno
- Proposta di voto errata, lo sostengono (posizione condivisa) anche il Comune di Muggia, la Regione e la Provincia: sia il Comitato a decidere se la stampa deve stare dentro o fuori. Comunque la scelta va condivisa fra tutti i componenti.
- Monassi dice che non può prendere a pedate il giornalista dunque che la seduta rimanga così aperta a tutti solo per questa volta. "Successivamente in una seduta riservata sceglieremo come comportarci la prossima volta".

Alla fine la Monassi dà il placet. Battutina della presidente all’ingresso dei “reprobi”: «Ragazzi, cosa ci facevate là fuori?».

Poi ancora qualche comunicazione di Marina Monassi, stavolta coram populo: «Basta con gli iettatori. Il Porto di Trieste non va solo bene, va benissimo. Siamo primi per traffici, primi per nuove infrastrutture, assumiamo a tempo indeterminato anche famiglie con bambini piccoli, anzi nemmeno ancora nati. Finiamola con le critiche assurde». Si inizia così a parlare di "cose serie".

Ma la questione s'ingarbuglia. Al momento della presentazione del bilancio consuntivo, i rappresentanti del Comune di Trieste, quello del Comune di Muggia, della Provincia e della Regione hanno denunciato "totale mancanza di trasparenza" nei documenti presentati dalll'Autorità portuale e hanno abbandonato la seduta senza votare. Il sindaco Cosolini: "Situazione surreale".

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