Come ti frego il Fisco: il caso delle aziende fittizie all’estero
L'evasione fiscale è un fenomeno che ha sempre riguardato tutti e ha colpito ogni Stato, chi più, chi meno. Ma l'Italia è il Paese che ha maggiormente subito questo tipo di comportamento e ogni anno elabora piani per combatterlo, anche se sembra una guerra perduta in partenza.
In particolare, prendendo in considerazione il Friuli Venezia Giulia, e più da vicino la provincia di Gorizia, è presente il caso dell'esterovestizione. Si tratta di un fenomeno tipico delle zone di confine. Per esterovestizione si intende la creazione di aziende fittizie all'estero, quando in realtà queste sorgono in Italia e hanno di conseguenza direzione italiana.
Questo provoca un grave danno non solo per il fisco italiano - un danno che alla fine si riversa sulle spalle, e sulle tasche, di tutti i cittadini -, ma anche per il mercato. Infatti queste aziende, pagando meno tasse, propongono prezzi più bassi, facendo una concorrenza sleale alle industrie dello stesso settore, che invece rimangono in Italia. È come un circolo vizioso che provoca danni a catena.
Da qualche anno sono state approvate norme restrittive alquanto efficaci per combattere questa situazione e permettere agli organi di controllo di recuperare le tasse evase. I dati relativi all'attività svolta dalla Guardia di Finanza nei primi cinque mesi del 2014 raccontano che i 902 controlli fiscali eseguiti hanno consentito di recuperare oltre 95 milioni di euro e circa 11 milioni di Iva evasa. Sono cifre importanti, ma l’azione per debellare l’evasione non conosce sosta.
Un altro problema è rappresentato dai cosiddetti finti poveri, che pur conducendo una vita agiata, presentano false dichiarazioni per ottenere determinati benefici. Per contrastare simili fenomeni si effettuano controlli accurati.
Tramite l'incrocio e l’analisi dei dati contenuti negli archivi informatici su 109 controlli mirati sono emersi 89 "finti poveri" in Fvg.
In questi ultimi anni è stato molto importante creare delle disposizioni che hanno limitato l'uso del denaro contante, infatti il movimento dei capitali deve essere monitorato per verificare la correttezza delle operazioni commerciali. Anche la legge dell'antiriciclaggio, che ha imposto l'identificazione della clientela bancaria, cerca di capire la lecita provenienza del denaro.
Estremamente ostica è l'elusione, perché difficile da contrastare, in quanto si basa su una certa competenza giuridica e normativa da parte degli evasori che devono trovare la falla nel sistema fiscale, in modo da risultare formalmente corretti.
I 78 evasori fiscali scoperti in Fvg nel 2014 hanno celato basi imponibili per oltre 66 milioni di euro e per questo sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria. Nel complesso sono stati 141 i responsabili di reati e frodi fiscali.
Virginia Masala
III AL Liceo Classico
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