Come migliorare comunicazione ed empatia con il cane in tre semplici mosse - VIDEO

Vi siete mai chiesti perchè la comunicazione con il vostro Fido spesso non funziona? L'educatore di Trieste, Roberto Bencivenga, rivela come capirsi al volo con il proprio animale domestico attraverso tre esercizi molto facili. 
 

Tre facili esercizi per imparare a capirsi al volo con il proprio cane

 

A volte sembra ci sia un disallineamento tra quello che i padroni di cani desiderano trasmettere ai propri cani, e quello che i cani ricevono. In che modo si può rimediare quando ci si rende conto che il messaggio è stato interpretato in modo diverso rispetto a quello che era intenzione comunicare?

Abbiamo chiesto a Roberto Bencivenga, 46 anni di Trieste, educatore cinofilo, cognitivo relazionale ed empatico, di fornire ai lettori del Piccolo tre consigli pratici per migliorare la comunicazione con il proprio cane, indipendentemente se di razza o meno, cucciolo, adulto o anziano.

Ecco le linee guida del suo pensiero:

1.  Porre attenzione al comportamento che adottiamo perchè il cane reagirà di conseguenza;
2.  Il comportamento  dipende  dallo stato di attivazione mentale;
3. Il cane è un essere cognitivo che prova emozioni: non risponde soltanto a degli stimoli, ma è una mente che pensa. 

Leggiamo quanto suggerisce: 

"Le nostre emozioni, per osmosi emozionale, guidano quelle del cane. Coltiviamo e alleniamo, quindi,  la capacità di creare connessioni emotive entrando in comunicazione empatica. L'empatia ci consente di immedesimarci negli altri, di comprendere e percepire il loro stato emotivo. Quando questo avviene in modo reciproco  tra noi e il nostro cane, si crea una magia e la relazione diventa così intensa che ci permette di essere sempre in comunicazione. L'obiettivo è quello di capirsi al volo, di essere sempre connessi.

Più saremo in grado di capire le sue esigenze, più saremo apprezzati dal cane e più forte sarà la nostra relazione. Diventeremo un leader da seguire con ammirazione. Riconoscerà in noi il compagno di viaggio su cui ci si può appoggiare in caso di necessità, ma anche quello con cui ci si può divertire. Angelo Vaira, fondatore della scuola cinofila ThinkDog di cui sono stato allievo, ha coniato la seguente frase: Un cane che non ascolta è un cane che non è ascoltato . Questa frase ci aiuta a comprendere che quando rispettiamo il nostro animale, donando amore e competenze, valorizziamo il pieno potenziale di entrambi e il legame che si instaura diventa speciale.

Ecco i tre esercizi di base, ripresi nel video, che si possono proporre a cuccioli, cani adulti ed anziani. Oltre ad allenare competenze devono essere eseguiti in modalità  di gioco, per amplificare quella complicità che sviluppa fiducia e consolida la relazione. Ogni cane avrà i suoi tempi: va da sè che tutti i segnali comunicativi andranno calibrati alla personalità del nostro amato compagno a quattro zampe,  senza utilizzare la violenza, sia essa fisica che psicologica.
 

1. DOGGY  ZEN (variante)

E' un esercizio dove il cane si allena ad avere autocontrollo. Qui diventeremo "mediatori di esperienze" : sarà  il modo in cui eseguiremo l'esercizio a creare il legame. Ci si mette di fronte al cane a 45°, gli si fa annusare un bocconcino che verrà chiuso nella mano, si stende il braccio lateralmente, aspettando che il cane ci guardi.  All'inizio il cane farà di tutto per raggiungere il bocconcino, mentre noi resteremo fermi e in silenzio senza dargli alcun suggerimento. Appena incontrerà il nostro sguardo gli offriremo noi il premio, con la mano aperta,davanti alla bocca gratificandolo con un bel sorriso e un "BRAVO!"

Apprende che il cibo si prende dalla mano solo se è aperta, dopo essersi connesso visivamente con noi. Questa è la chiave migliore per una buona comunicazione, senza coercizione o punizione. Superato questo primo step, passeremo al secondo esercizio.

2. L'ESERCIZIO DELLA CIOTOLA.

La maggior parte dei cani è piuttosto famelica, specialmente da cuccioli, e, quando vede che prepariamo la loro pappa, non aspetta nemmeno che venga appoggiata a terra, ma salta addosso con il rischio di farla cadere a terra. Con l'esercizio della ciotola, il cane impara ad aspettare, sviluppando autocontrollo. Inoltre, fa sì che riconosca  il nostro status sociale di leader, in qualità di dispensatore di cibo.

Ci si mette con la ciotola con alcuni bocconcini nel luogo designato per la pappa. La ciotola viene tenuta in mano alta rispetto al cane e poi si abbassa il braccio lentamente per appoggiarla a terra. Appena il cane si avvicina, rialziamo la ciotola, senza parlare,  e l'esercizio ricomincia. L'obiettivo è far sì che il cane aspetti il nostro "OK", sia vocale che visivo per  raggiungere la ciotola.  Anche questo è un esercizio di autocontrollo dove aspetta pazientemente il nostro segnale.

3. LA COPERTINA

La copertina per il cane diventa la tana dove si sentirà sicuro: deve rappresentare la tranquillità, il luogo dove può rilassarsi senza essere disturbato, dove può dormire profondamente  e dove può anche essere premiato per il suo "non far nulla", di solito gli prestiamo attenzione solo se non ci aggrada il suo comportamento, al contrario  di rinforzare proprio quando è calmo, molte volte basta un bravo per premio. Questo esercizio ci permette di allenare il suo stato emotivo alla calma.

Il cane apprenderà che il suo posto sarà sulla copertina, indipendentemente da dove sarà posizionata. Possiamo posarla a terra accanto al letto o sopra il divano, il cane riconoscerà il posto che gli abbiamo assegnato. La copertina del cane è bene che sia qualcosa che può seguire il cane negli spostamenti, per esempio un tappetino e una vera e propria copertina, utilissima se ci spostiamo in macchina, un posto nuovo se siamo in vacanza.

L'esercizio consiste nel posizionare la copertina accanto a noi, premiando il cane ogniqualvolta ci sale sopra. Successivamente, lo premieremo quando sarà rilassato, aumentando così la predisposizione alla calma. Il passo successivo sarà indicare con il segnale "copertina" il luogo dov'è posizionata, mettendovi sopra come premio dei bocconcini oppure un gioco che gli piace. Si crea così una situazione piacevole  sopra la copertina.

Quando il cane avrà capito come interpretare il segnale "copertina", non sarà più necessario premiarlo con  cibo/gioco: sarà sufficiente un BRAVO! 

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