Come lavarsi i denti fin da piccoli: ecco il mini-decalogo firmato dal Burlo

L’Irccs ha redatto una breve guida in collaborazione con la Scuola  di Specializzazione in odontoiatria pediatrica di Trieste 

TRIESTE Come si lavano i denti dei bambini piccoli? Quando è giusto fissare per loro la prima visita odontoiatrica? E in che modo si può evitare che abbiano paura del dentista? Non sempre è facile rispondere alle domande che riguardano l’igiene orale dei figli. Per questo motivo l’Irccs Burlo Garofolo, in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in odontoiatria pediatrica dell’Università degli Studi di Trieste, ha redatto una breve guida che contiene suggerimenti per una corretta pulizia dei denti e un’efficace prevenzione.

«La presenza delle carie nei denti dei bambini continua a essere elevata – spiega Milena Cadenaro, responsabile della Struttura Semplice Dipartimentale di Odontostomatologia del Burlo –. La sensazione è che molti genitori non siano adeguatamente informati. L’igiene orale dei bambini è invece importante fin da subito quando, in genere attorno ai sei mesi, inizia lo svezzamento e compaiono i primi denti che devono essere puliti con ausili adeguati, spazzolini o ditali in gomma». Spesso si pensa che sia troppo presto per iniziare a lavare i denti mentre è fondamentale abituare i bambini a quel senso di pulizia che deve seguire i pasti.

«Anche la visita odontoiatrica andrebbe fatta il prima possibile – continua Cadenaro –, considerando che alcuni bambini presentano carie anche molto gravi già verso l’anno e mezzo. Spetta ai pediatri dare una prima occhiata e indirizzare il piccolo paziente dall’odontoiatra se vengono riscontrate delle alterazioni che in genere compaiono sui denti superiori e anteriori e per questo sono abbastanza facili da individuare».

L’ideale è utilizzare un dentifricio al fluoro con un gusto gradevole due volte al giorno e rivolgersi a un esperto per avere consigli corretti. «I bambini dovrebbero essere messi a letto con i denti puliti – aggiunge la professoressa –. Le carie, infatti, nascono dall’azione dei batteri che metabolizzano gli zuccheri. Se mancano i batteri, anche se vengono introdotti gli zuccheri, non si svilupperanno gli acidi che provocano la carie. Si consiglia comunque, già durante lo svezzamento, di limitare i cibi zuccherati e di preferire l’acqua al succo di frutta».

In ogni caso, anche in assenza di problemi visibili, è importante fare una prima valutazione della bocca dei bambini quando l’eruzione dei denti da latte è completa, verso i due anni e mezzo. La prima visita in genere non è invasiva e spesso viene eseguita mentre i bambini sono in braccio a un genitore e si sentono maggiormente rassicurati. Infine, per evitare che i bimbi sviluppino la paura del dentista è bene «cercare di essere il più neutrali possibile nel prepararli alla visita odontoiatrica – sottolinea ancora Cadenaro –. Ad esempio, si può dire loro che si andrà dal dentista per contare i denti, senza parlare di punture o di dolore perché queste parole mettono in allarme. In sostanza, il bambino mutua moltissimo l’ansia del genitore che se si trova in questo stato emotivo nei confronti della visita, lo trasferirà anche al bambino». Sarà l’odontoiatra a cercare di creare la giusta relazione empatica con il bambino, facilitata da un ambulatorio con arredi colorati e dall’utilizzo di un approccio basato sul gioco che rende meno “spaventosa” questa esperienza.

La guida è consultabile e scaricabile sul sito www. burlo. trieste. it o sulla pagina facebook dell’Irccs Burlo Garofolo.—


 

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