Come ai tempi dell'impero austroungarico, scatta la "colletta pubblica" per la Statua di Maria Teresa. D'accordo?

Un monumento come regalo per il trecentesimo genetliaco. Si è costituito il 14 marzo scorso il “Comitato per l’erezione di un monumento a Trieste alla memoria di Maria Teresa d’Austria”. Lo statuto è stato registrato e depositato all’Agenzia delle entrate. A breve sarà aperto un conto corrente bancario. La “colletta” pubblica, come avveniva un tempo nell’impero austroungarico per opere commemorative, è dunque pronta a partire.
«È un comitato libero e spontaneo, senza scopo di lucro, apartitico, aconfessionale, non assistito e direttamente orientato all’unica ed esclusiva finalità di concorrere in ogni forma all’erezione di un monumento alla memoria di Maria Teresa d’Austria a Trieste, nell’ambito dei festeggiamenti per il trecentesimo anniversario della nascita (13.5.1717-13.5.2017)», si legge all’articolo 2.
La presentazione ufficiale alla città è in programma venerdì 7 aprile. A promuovere la colletta è stato Massimilano Lacota, portavoce della Casa d’Austria in Italia e presidente dell’Unione degli istriani, che ha trovato otto soci fondatori per il comitato.
L’iniziativa affianca, senza escludere, la petizione di 23 associazioni che vogliono intitolare a Maria Teresa il Canal Grande di Ponterosso. «Possono essere aderenti del Comitato tutti i soggetti pubblici e privati, persone fisiche o giuridiche che, condividendone le finalità istituzionali e volendo contribuire alla realizzazione di un monumento a Trieste alla memoria di Maria Teresa d'Austria, desiderano partecipare alla sua costruzione», si legge ancora nello statuto. Lacota, per dare il buon esempio, ha già assicurato i primi mille euro.
La Casa d’Austria e l’Ordine di San Giorgio sono pronti a fare la loro parte nella “colletta” per il monumento all’antenata Maria Teresa. Lo stesso Arciduca Carlo non farà mancare il suo contributo. «Sin d’ora vi invitiamo a prendere parte a questo primo appuntamento e vi chiediamo il vostro sostegno ed il vostro supporto affinchè il nobile e sincero desiderio di dare a Trieste un segno tangibile e doveroso di gratitudine verso la più grande sovrana della storia possa concretizzarsi nel più breve tempo possibile», è l’appello del comitato.

L’obiettivo è quello di vedere realizzato il monumento entro il 2018 e magari di mettere la prima pietra il prossimo 13 maggio, la data del compleanno della sovrana d’Austria.
Sono già stati individuati cinque possibili siti dove collocare il monumento. «Tutti all’interno del Borgo Teresiano», assicura Lacota. Si va da piazza Ponterosso (nell’area dove non c’è la fontana) a piazza Vittorio Veneto, dal fondo del Canal Grande davanti alla chiesa di Sant’Antonio Nuovo (visto che l’amministrazione ha rinunciato all’idea del prolungamento del canale) alle Rive davanti a Palazzo Carciotti. Un’ipotesi non meno suggestiva (anche se più nascosta) è infine quella di largo Panfili. E il monumento? Verrà da un concorso di idee da affidare a professionisti, artisti e architetti. «Si pensa a una statua tradizionale. Classica», spiega Lacota. E ci sarà un elenco delle sottoscrizioni.
Chi darà più di 50 euro verrà ricordato in modo perenne in un libro: una copia sarà depositato all’Archivio del Comune, una alla Biblioteca civica e una inglobata all’interno del monumento. «A scegliere il tipo di monumento sarà la cittadinanza», aggiunge Lacota. Probabilmente con una consultazione popolare. I primi consensi sono arrivati online. «Sarebbe ora che facessero un monumento ad una donna ed imperatrice, a cui Trieste deve tutta la sua fortuna e la sua crescita. Tutta la sua vita. Senza di lei noi adesso non esisteremmo e Trieste avrebbe poche migliaia di abitanti», commenta Piero Micoli. «Un paese di pescatori. Com’era ai quei tempi», aggiunge Bartolomeo Gianelli. E giù pronta la tessera per il Comitato. Per ora solo in italiano. Qualcuno chiede che la tessera possa essere scritta in tutte le lingue dell'impero austroungari. « Si tratta di una idea buona ed interessante, di cui prendiamo nota», scrive il Comitato.
In passato si era parlato di intitolare a Maria Teresa la piazza a mare sulle Rive che si sarebbe creata davanti al Carciotti con il parcheggio interrato (che non è stato mai realizzato). La proposta era dell’ex consigliere del Pd Alessandro Carmi che aveva presentato un’apposita mozione. Ma già allora c’era chi pensava a un monumento. «Non starebbe male una statua di Maria Teresa che potremmo farci dare da Vienna - dichiarava allora Giulia Giacomich -. È il personaggio che ha più fatto per Trieste, ma viene ben poco ricordato».
Dieci anni dopo è nato il “Comitato per l’erezione di un monumento a Maria Teresa a Trieste”.
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