Colto dal sonno sul pedalò scatena le ricerche in mare

Un sessantenne di Cervignano rimasto in secca al largo di Grado Pineta mette inutilmente in allarme i soccorritori e un aereo della Guardia costiera
Di Antonio Boemo

Si addormenta sul pedalò mettendo in allarme le forze dell’ordine e di vigilanza che hanno attuato ricerche ad ampio raggio anche con l’intervenuto un aereo della Guardia Costiera che stava transitando da queste parti. E’ accaduto la sera di mercoledì dinnanzi alla spiaggia della Pineta a R.O., un sessantenne (aveva festeggiato il compleanno il giorno prima) di Cervignano del Friuli che quando si è svegliato e ha raggiunto la riva è rimasto incredulo di quanto accaduto e di quante persone lo stessero cercando. Alle 20.10 era giunta alla Capitaneria di porto di Monfalcone una segnalazione di un bagnino, sembra dello stabilimento Costa del Sol, che aveva notato un pedalò in secca al largo di Punta Barbacale (la punta estrema della Pineta). Da terra, quindi da lontano, non si vedeva a bordo anima viva.

Sono intervenuti sul posto personale della Guardia Costiera di Grado e della stazione carabinieri dell’Isola oltre ai vigili del fuoco del distaccamento estivo gradese intervenuti sul posto anche con la loro barca a fondo piatto per spostamenti su bassi fondali. A contribuire alle ricerche anche un aereo Atr42 del 3° Nucleo aereo della Guardia Costiera di Pescara che si trovava in zona e che è stato fatto dirottare appositamente sul luogo delle operazioni. Tutto ciò evidentemente per cercare la o le persone che sembrava non fossero a bordo del pedalò. Nel frattempo è salita la marea tanto che il sessantenne cervignanese, probabilmente trasportato piano piano dalla corrente è tornato a terra a bordo del pedalò sbarcando all’altezza del campeggio Al Bosco dove dalla spiaggia i vigili del fuoco avevano acceso alcuni fari delle loro vetture per perlustrare la zona. Tutto si è, dunque, risolto felicemente verso le 22. Nessun problema, ovviamente, per l’uomo colpito semplicemente da una lunga crisi di sonno. Non è mancata una “strigliata” per aver fatto scattare una così imponente apparato di ricerca. E’ il secondo episodio legato a un pedalò che capita quest’anno a Pineta. Il primo risale a metà luglio quando alla deriva in zona Punta Barbacale era stato trovato un pedalò sporco di sangue. Si parlò di mistero, si fecero un’infinità di ipotesi. Le ricerche vennero fatte ad ampio raggio anche con l’utilizzo di un elicottero della Protezione Civile, ma alla fine si scoprì che si trattava semplicemente di sangue causato da una forte emorragia nasale capitata a un ragazzo quindicenne di Grado che era uscito in mare assieme ad alcuni amici.

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