Coltiva bambù giganti con scopi commerciali: l’esperienza di Zuttioni

MEDEA. Coltivare una piantagione di bambù gigante con scopi commerciali, incrementando nello stesso tempo la biodiversità agricola del territorio con grossi vantaggi per tutto l'ambiente naturale. È...

MEDEA. Coltivare una piantagione di bambù gigante con scopi commerciali, incrementando nello stesso tempo la biodiversità agricola del territorio con grossi vantaggi per tutto l'ambiente naturale. È la sfida dell'imprenditore agricolo Franco Zuttioni di Medea che è il primo agricoltore in Friuli Venezia Giulia a realizzare un impianto di coltivazione di bambù gigante della specie denominata "Phyllostachys edulis", pianta che normalmente popola altre zone del pianeta ma che da qualche anno viene coltivata anche in Italia con risultati molto interessati dal punto di vista della produzione e del reddito. «Questa scelta - spiega Zuttioni- è determinata dal fatto che attualmente il comparto agricolo è poco tutelato, ci sono molti svantaggi e il nostro lavoro non è valorizzato come dovrebbe. Puntare alla coltivazione di prodotti alternativi è una carta da giocare per il futuro. L'investimento finanziario che ho fatto è importante ma non è diverso dai rischi che si corrono investendo su produzioni agricole tradizionali». Il progetto , un'iniziativa familiare dell'Azienda Zuttioni che vede impegnati Franco, la moglie Vania e il papà Giorgio, si è attivato in settembre con la piantumazione di 500 piantine in un terreno agricolo di un ettaro che si trova in prossimità della confluenza tra i torrenti Versa e Judrio in un territorio ad alta vocazione agricola. Oltre all'interramento delle piante sono stati predisposti i sentieri per consentire agevolmente la raccolta del bambù. Le piante provengono dai vivai "Only Moso", di Cattolica in provincia di Ravenna, consorzio che promuove e valorizza il bambù italiano presso le varie filiere commerciali. La piantagione ha già destato molto interesse tra gli addetti ai lavori del settore agricolo che hanno visitato il bambuseto e altri sopralluoghi sono in programma. «Il Bambù - sottolinea Zuttioni- è una pianta che ha caratteristiche peculiari. Non richiede grossi consumi idrici visto che l'irrigazione è prevista solo nei primi due anni. Dal punto di vista climatico è adatta al clima del nostro territorio e sopporta temperature basse fino a -20 gradi. Solo un eccesso di freddo e di neve, che negli ultimi anni non ci sono mai stati, possono rappresentare un rischio. La piantagione di bambù ha la caratteristica importante di generare ossigeno e questo tutto a vantaggio della qualità ambientale. La pianta ha bisogno del tempo necessario per svilupparsi e il primo raccolto è previsto nel 2017. La quantità del raccolto varia a seconda del terreno e dal tipo di coltivazione intensiva o non intensiva ma una caratteristica importante è che il bambù è una delle piante con la crescita più veloce in natura, può raggiungere tra i 14 e 25 metri di altezza e ogni anno dalla pianta madre si generano nuovi germogli». In Italia la coltivazione del Bambù sta cominciando a dare i suoi frutti . Per un agricoltore che gestisce questo tipo di piantagione uno degli aspetti più interessanti è che da questa pianta derivano oltre 1500 applicazioni industriali e commerciali che aprono prospettive di un mercato a 360 gradi e quindi di guadagni significativi.

Marco Silvestri

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