Collio, ottima vendemmia ma produzione giù del 15%
TRIESTE. La candidatura del Collio a patrimonio mondiale dell’Unesco diventa transfrontaliera: ieri è giunto infatti l’appoggio ufficiale del ministero degli Esteri sloveno alla richiesta di condivisione partita dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L’annuncio è stato dato dall’assessore all’Agricoltura, Cristiano Shaurli, durante la conferenza che ha annunciato le iniziative che riguarderanno una delle culle della filiera vitivinicola regionale, a cominciare dal sostegno che il ministero dell’Agricoltura ha deciso di offrire per la creazione di una “Docg Collio”, che sarebbe la prima in Italia a interessare non un singolo prodotto, ma un’area geografica.
Due passaggi che Regione e Consorzio del Collio considerano fondamentali per l’espansione della produzione di vini e per un’attrattività turistica che sempre più si coniuga con la narrazione del territorio e delle sue tipicità. Il Consorzio tira intanto le somme della vendemmia, che il presidente Robert Princic definisce «buona con punte di ottimo: il Collio è rimasto quasi indenne dalla gelata di aprile, che non ha creato problemi nella maggior parte dei vigneti, posizionati in collina e protetti dal particolare microclima».
Al momento la previsione è di un calo della produzione del 15%. Si tratterà, continua Princic, di «un ottimo vino, perché la primavera è stata mite, mentre un’estate più calda del solito e due eventi piovosi dopo i picchi di calore hanno apportato l’acqua necessaria e accelerato il processo di maturazione, anticipando la vendemmia ed evitando così il maltempo di settembre».
Shaurli loda intanto «la scelta coraggiosa e lungimirante del Collio di passare a una Docg territoriale, perché concorrerà a far crescere la visibilità e il ruolo che i vini bianchi friulani meritano nel contesto vitivinicolo nazionale e internazionale». Sul fronte della promozione del prodotto, Princic ha sua volta annunciato che il prossimo appuntamento è fissato per il 23 novembre, quando ci celebrerà il Collio day: in collaborazione con l’Associazione italiana sommelier, verranno proposte degustazioni in quindici città italiane, dove si potranno provare sette vini realizzati nell’area.
Tra maggio e giugno 2018 sarà invece riproposto Enjoy Collio Time, che nell’edizione di quest’anno ha visto circa duemila persone degustare oltre trecento vini tipici.
Sull’importanza di legare i prodotti del Collio alla promozione turistica è intervenuto il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, secondo cui quella del vino è «una partita importantissima non solo in termini di presenze, ma anche di qualità dei visitatori, perché punta a un target con buona capacità di spesa, che durante la propria permanenza in regione visita il Collio e ne scopre le eccellenze. PromoturismoFvg sta lavorando da tempo a questo prodotto e ci sono già risposte rilevanti in termini numerici. Offrire la possibilità a chi arriva di visitare l'entroterra e godere di prodotti di altissimo livello è un plus che va sfruttato». Shaurli concorda: «Esportando le bottiglie esportiamo il nostro territorio: la qualità dei nostri prodotti deve legarsi alla capacità di accoglienza». Per il vicepresidente della Camera di commercio della Venezia Giulia, Gianluca Madriz, «il Consorzio Collio deve essere il protagonista del Centro finalizzato alla valorizzazione territoriale del Collio goriziano, che andrà realizzato nell’Enoteca di Cormons».
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