Collio-Brda, la Camera di commercio guiderà la candidatura Unesco

Ufficializzata l’Associazione temporanea di scopo chiamata a preparare il dossier Paoletti: «Struttura indispensabile. Diamo una risposta alle richieste del territorio»

CORMONS. L’Associazione temporanea di scopo per la candidatura Unesco del Collio-Brda diventa finalmente realtà. È stata deliberata la sua costituzione dalla Giunta Camerale: capofila sarà la stessa Camera di Commercio della Venezia Giulia e attraverso l’Ats transiteranno tutti i dossier e le attività principali propedeutiche a redigere la memoria a supporto della candidatura stessa. L’obiettivo di diventare Patrimonio Mondiale Unesco transfrontaliero, per il sito “Paesaggio rurale Collio (Italia)/Brda (Slovenia) tra Isonzo e Judrio”, è un gradino quindi più vicino da ieri.

L’altro ente fondamentale nell’Ats sarà la Regione che ha già garantito quota parte dei finanziamenti necessari per gli studi alla base della richiesta di inserimento nella tentative list Unesco. «In questo modo – commenta il presidente camerale Antonio Paoletti – andiamo a dare una risposta concreta a una richiesta del territorio, dando vita alla struttura indispensabile per l’espletamento delle attività necessarie. L’Ats avrà un ruolo fondamentale nella gestione dei fondi da utilizzare per tutte le azioni finalizzate alla presentazione del dossier di candidatura e vigilerà sul Piano di Gestione del sito che verrà predisposto dal gruppo tecnico scientifico».

Entrano nell’Ats anche i Comuni del territorio: dai due capofila, Dolegna e Cormons, a quelli di Capriva, Mossa, Farra, San Lorenzo, San Floriano e Gorizia. Figurano poi nello stesso raggruppamento, oltre alla Regione, anche la Fondazione Carigo e il Comune sloveno di Brda. Ricorda Paoletti: «La Regione ha manifestato attraverso l’assessore alla Cultura, Tiziana Gibelli, il pieno sostegno politico e finanziario all’iniziativa, concordando sulla grande importanza che il risultato porterebbe in termini culturali, paesaggistici ed economici». Il Protocollo d’Intesa è inoltre sostenuto dal Consorzio Tutela Vini Collio, i cui 167 produttori aderenti hanno manifestato la volontà di entrare a far parte di “una strategia globale integrata del territorio, che miri a sviluppare una logica internazionale di sistema costruita a partire dal riconoscimento e dalla valorizzazione delle identità, delle specificità e dei valori che i singoli ambiti esprimono”.

Tra gli enti che sostengono la corsa verso la candidatura c’è anche il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo rappresentato dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Fvg. –


 

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