Collini: «Non solo non lascio, ma raddoppio»

Appello del candidato del centrosinistra a chi domenica scorsa non si è recato alle urne
Bumbaca Gorizia 12_06_2017 Elezioni comunali Gorizia © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 12_06_2017 Elezioni comunali Gorizia © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
L’anatra sarà anche zoppa, ma Roberto Collini ancora no. Malgrado un risultato elettorale che rende difficilissima la rimonta nel ballottaggio, il candidato sindaco del centrosinistra non si arrende e prova a ruggire, anche se da domenica sera è svanito l’effervescente clima da elezioni che si respirava a Gorizia. Calma piatta o quasi in attesa del voto definito del 25 giugno. Con quel risultato che si trova in tasca, Rodolfo Ziberna può anche giocare di rimessa e ridurre al minimo rischi e insidie varie. La compagine di Collini, invece, non può permettersi di rimanere ferma aspettando Godot. «Ci stiamo rimettendo in moto per tornare fuori e coinvolgere la gente ma era necessario fare anche una riflessione. «Ho sentito dire in giro che mi ritiro, un’idea che che non mi passa neanche per la testa. Il voto di domenica scorsa - osserva un Collini combattivo - ha confermato le grandi divisioni che attraversano la nostra città. Il dato del 42% dei goriziani che non si sono recati a votare costituisce l’elemento più preoccupante e certifica in buona parte il distacco che si è creato fra i cittadini e le istituzioni. «Rivolgo, quindi, un appello a colmare questo vuoto a tutti coloro che domenica hanno fatto una scelta di astensione. Il 25 giugno - dichiara Roberto Collini -, si decideranno le sorti della città che da troppi anni è investita da una profonda crisi. Il calo demografico, la chiusura della attività commerciali, l’abbandono delle botteghe artigianali, la diminuzione dei servizi alle persone e la riduzione degli spazi del welfare sono indicatori di una situazione che l’amministrazione uscente non ha saputo fronteggiare. Per questi motivi faccio un sincero appello al senso di responsabilità a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della nostra città e che vogliono voltare pagina, anche a chi nel primo turno non si è pienamente riconosciuto nella nostra proposta. Non è più il momento dell'indifferenza» conclude Collini».


Dopo Portelli e Picco esce allo scoperto anche Roberto Criscitiello (Sinistra Italiana): «Siamo aperti al confronto con tutte le altre forze di sinistra desiderose di portare avanti un progetto di alternativa alla destra liberista e al Pd. Non siamo però nostalgici di un centrosinistra che non c'è più. Per quel che riguarda il ballottaggio, è ovvio che nessuno dei nostri voti andrà a Ziberna. Tuttavia riteniamo di non poter dare alcuna indicazione di voto ai nostri elettori ed alle nostre elettrici, che saranno perciò liberi e libere di comportarsi secondo la propria coscienza».




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