Collegio del Mondo unito, 60 ragazzi ospiti nelle famiglie di altri studenti
DUINO AURISINA. Sono circa una sessantina, pari a un terzo del totale, gli studenti del Collegio del Mondo unito di Duino che, in questo periodo di forzata chiusura della sede istituzionale, a causa dell’emergenza coronavirus, sono ospiti delle famiglie dei loro colleghi, distribuite in diversi Paesi europei.
Ha riscosso un notevole successo, infatti, l’iniziativa avviata dal Collegio nella seconda metà di febbraio, quando l’emergenza sanitaria era appena iniziata. Consapevoli del grave problema economico che avrebbe comportato per molti dei 186 studenti del Collegio un imprevisto viaggio di andata a ritorno fino a casa, a metà dell’anno scolastico, i responsabili della struttura hanno lanciato un appello e la risposta è stata notevole. Sono state decine le famiglie che hanno accolto nelle loro case i propri figli, garantendo una sistemazione anche ai loro colleghi.
C’è chi ha ospitato uno studente, chi due e chi addirittura tre, nel segno di una solidarietà che ha trovato riscontro anche in questa difficile occasione. Uno stato di fatto che si protrarrà almeno fino a dopo Pasqua. Il Collegio ha infatti deciso di riaprire martedì 14 aprile, ovviamente se la situazione generale lo permetterà. Uno dei grandi interrogativi per gli studenti del secondo anno è rappresentato ora dall’incertezza relativa alla possibilità di affrontare l’esame finale. Se l’emergenza Coronavirus dovesse protrarsi, sarebbe a rischio anche la sessione d’esame di fine anno. Ma gli studenti non ci vogliono pensare, anzi stanno continuando a seguire online il corso di studi.
«Per coloro che vivono in Europa cioè in Paesi che hanno il nostro stesso fuso orario – spiegano dal Collegio – c’è la possibilità di seguire le lezioni online. Ma abbiamo pensato anche a tutti gli altri, ai quali inviamo la registrazione delle lezioni svolte, in modo che anche loro possano seguire il ritmo naturale dei corsi». Il Collegio, dopo aver organizzato gli spostamenti, sta sostenendo le famiglie ospitanti.
Il personale del Collegio è inoltre in costante contatto con i ragazzi e le loro famiglie. «La buona notizia – aggiunge in proposito il rettore del Collegio William Turner – è che nessun membro della nostra comunità, né studenti né membri dello staff, ha contratto il virus. Inoltre il Collegio procede con la didattica a distanza, attuata a tempo di record dai nostri docenti, i quali stanno lavorando con spirito di dedizione e professionalità straordinari.
In questo modo – prosegue Turner – puntiamo a ridurre al minimo l’impatto sulla preparazione dei nostri studenti e a garantire, per quanto possibile date le circostanze, un senso di continuità con la loro vita in comunità. Affrontare questa emergenza – conclude – è molto impegnativo per tutti e siamo profondamente grati a quanti hanno espresso la loro vicinanza al nostro Collegio».
La presidente del Collegio, l’ambasciatore Cristina Ravaglia, sottolinea a sua volta che «sono stati molti gli ex studenti che hanno generosamente offerto il loro aiuto, dando così una concreta testimonianza del valore del modello educativo degli United World Colleges e dei principi che stanno alla loro base. A tutti loro e alle famiglie che hanno voluto ospitare i nostri studenti va il nostro grazie di cuore».
Per poter garantire le lezioni online il Collegio ha acquistato ulteriori licenze di e- learning, tavolette grafiche e cuffie bluetooth per gli insegnanti di scienze e analoghe licenze per dare al personale, in generale, la possibilità di lavorare da casa.
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