Codice di comportamento per i dipendenti comunali
Non accettare regali. Vestirsi in maniera «consona». Utilizzare con parsimonia materiale e attrezzature in dotazione al proprio ufficio.
Sono alcune delle raccomandazioni contenute nel nuovo “Codice comportamentale” varato dalla giunta Romoli e rivolto ai dipendenti comunali. «Regole di buonsenso», ci tiene a precisare Guido Germano Pettarin, assessore comunale al Bilancio e alle Materie legali.
Il provvedimento approvato dall’esecutivo comunale si inserisce nell’ambito delle misure di contrasto alla corruzione nella pubblica amministrazione, previste da normative nazionali: si applica a tutto il personale, dirigente e non dirigente, in ruolo e a tempo determinato, nonché ai soggetti che operano con continuità per attività che si realizzano prevalentemente all’interno dell’organizzazione del Comune di Gorizia nelle varie forme di lavoro flessibile quali: volontari, incaricati di lavoro accessorio (buoni-lavoro), Lsu, lavoratori a tempo determinato in somministrazione e simili. «Diciamo subito che non si tratta di un’iniziativa specifica del nostro Comune: a prevederlo è la legge. Noi abbiamo elaborato un codice di comportamento tutto basato su regole di buonsenso. Il Comune di Trieste, tanto per fare un esempio, ha anche elencato cosa può bere un dipendente comunale in servizio. Noi - spiega Pettarin - abbiamo preferito non essere così stringenti chiedendo semplicemente ai dipendenti di comportarsi in maniera rispettosa».
L’articolo tre del dispositivo fissa paletti piuttosto rigidi sulla possibilità dei dipendenti di accettare doni da terzi: «Il dipendente non chiede né accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità». Non solo. «Il dipendente non accetta, per sé o per altri, regali o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia e nell’ambito delle consuetudini internazionali - si legge nel regolamento -. È consentito accettare regali fino ad un valore di 50 euro ciascuno. Non è consentito ricevere da un medesimo soggetto più di un dono per ogni anno. Qualora i regali siano destinati collettivamente ai componenti di uno specifico ufficio/servizio/settore dell’ente, ai fini della verifica del rispetto del limite di valore si suddivide il valore del dono per il numero dei componenti della struttura destinataria».
Ma il codice va oltre. E impone al dipendente di utilizzare il materiale o le attrezzature di cui dispone per ragioni di ufficio e i servizi telematici e telefonici dell’ufficio nel rispetto di quanto previsto dai regolamenti comunali. «Deve adottare comportamenti virtuosi nell’uso di stampanti, fotocopiatrici, personal computer, monitor, ascensori, impianti di riscaldamento, apparecchiature illuminanti rispettosi dell’ambiente e finalizzati a favorire il risparmio energetico». Il dipendente, poi, deve assumere «un contegno rispettoso e rivolto all’ascolto» e «adottare sempre un abbigliamento consono al suo ruolo. Si fa riconoscere attraverso l’esposizione in modo visibile del badge od altro supporto identificativo messo a disposizione dall’amministrazione, salvo diverse disposizioni di servizio». Regole stringenti anche per i dirigenti che devono svolgere «con diligenza le funzioni ad esso spettanti in base all’atto di conferimento dell’incarico». Come reagiranno i sindacati? «Sono normative nazionali e, comunque, c’è massima disponibilità a ragionare con loro», conclude diplomaticamente Pettarin.
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