Cocaina nella casa di un’anziana ignara Caccia al trafficante

Le ricerche della polizia si concentrano in zona Ippodromo nelle vicinanze dell’abitazione dove è stata trovata la droga
Di Pier Paolo Garofalo
Lasorte Trieste 01/02/12 - Maltempo, Neve e Bora, Viale Ippodromo, Ex Sadoch
Lasorte Trieste 01/02/12 - Maltempo, Neve e Bora, Viale Ippodromo, Ex Sadoch

«Le indagini proseguono, con un particolare focus nella zona della casa. In questa area potrebbe agire chi ha messo la droga nella residenza dell’anziana». I vertici della Questura non si sbottonano, né potrebbero farlo più ampiamente, sulle fasi successive al ritrovamento di cocaina e marijuana nell’abitazione di un’anziana nella zona di viale Ippodromo».

Nel suo appartamento erano stati nascosti due trolley contenenti due chili di cocaina, uno e mezzo di marijuana e una pistola con tanto di munizioni. La casa - di cui non sono state rese note le coordinate precise - è quella di un’anziana definita “problematica”. Era, a sua insaputa, la magazziniera della droga. L'hanno scoperta - quasi per caso - alcuni addetti dell’AcegasApsAmga che l’altro pomeriggio erano intervenuti nell’appartamento a causa di alcune anomalie all’impianto elettrico. Erano entrati nella casa, descritta come un’abitazione molto trascurata, con evidenti segni di degrado, e avevano percepito un fortissimo odore che avevano attribuito alla marijuana. La donna - della quale la Questura non ha fornito generalità - era in stato confusionale e non riusciva nemmeno ad articolare un discorso logico.

In breve è intervenuta una pattuglia della Squadra volante, alla quale non è stato difficile trovare i trolley dei quali la donna non è stata in grado di fornire alcuna spiegazione. Poi gli agenti della Squadra mobile, giunti dopo poco, li hanno aperti, trovando appunto la droga, la pistola semiautomatica e le munizioni. Le indagini - coordinate dal pm Nicola Russo - non sono facili. Anche e soprattutto perché la donna, è stato ribadito dalla Questura, non era assolutamente consapevole del contenuto delle due valigie. Qualcuno, approfittando proprio delle sue condizioni psicofisiche, aveva sistemato nell’appartamento lo stupefacente. Con l’intenzione, evidentemente, di andarlo a ritirare al momento propizio. Ma il “grossista” mai avrebbe immaginato che si sarebbe verificato un guasto all’impianto elettrico proprio in quella casa. E che, soprattutto, gli addetti dell’AcegasApsAmga effettuassero un sopralluogo per le riparazioni del caso. Stavolta, così, a consentire di trovare la droga è stato il “fiuto” dei tecnici del Servizio elettrico, non direttamente degli investigatori. L’odore di marijuana che permeava tutto l’appartamento avrebbe anche provocato qualche pesante effetto alla stessa inquilina che, come ha riferito la Questura, «appariva in stato confusionale e non in grado di articolare discorsi assennati». Gli investigatori puntano a chi ha piazzato la droga in quella casa. Per ora sotto la lente è finita la pistola con i proiettili. Nei prossimi giorni la semiautomatica (con matricola abrasa) sarà sottoposta ad approfondite verifiche tecniche per scoprire se, in passato, è stata utilizzata per mettere a segno qualche impresa criminale. Altrettanto sarà fatto, ovviamente, con i proiettili. Certo è che il possessore dell’arma e della droga non è un personaggio di secondo piano. La caccia è aperta.

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