Clini, intrecci da Roma alla Cina via Duino
Progetti finanziati dal Ministero dell’Ambiente in Montenegro, Cina, Brasile e Iraq. Nel segno della sostenibilità e della riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Una missione che se non si riesce a portare a termine in Italia si può attuare nei paesi emergenti, andando a credito. E che credito, con oltre 300 progetti e 300 milioni garantiti dall’Italia per gli altri. Atti firmati negli anni dall’allora direttore generale del dicastero all’Ambiente, quel Corrado Clini che, vecchia conoscenza di Trieste, è stato ministro della Repubblica nel governo Monti e oggi è rinviato a giudizio a Roma con l’accusa di corruzione (secondo la Procura avrebbe ricevuto una tangente in relazione a un finanziamento da 54 milioni elargito, quando guidava la direzione del Ministero, per una serie di bonifiche in Iraq) e indagato in Svizzera. Un quadro articolato, fatto di intrecci, società e nomi che ritornano: a tracciarlo la trasmissione tv Rai “Report”, condotta da Milena Gabanelli, in un ampio servizio di Luca Chianca dal titolo non casuale “Ambiente di famiglia”, andato in onda l’altra sera.
Uno dei nomi che ricorre nelle vicende dei progetti all’estero è quello di Martina Hauser, la compagna triestina di Clini ed ex moglie di Andjia Jovicevic, già ministro dell’Interno in Montenegro. Hauser è «anche - sottolinea Chianca - la coordinatrice di progetti ambientali che il Ministero (con Clini direttore, ndr) ha finanziato per 15 milioni di euro in Montenegro». Hauser - a sua volta indagata nell’inchiesta romana - era alla guida di una task force, la cui sede a Podgorica è stata smantellata. Nell’elenco dei progetti che hanno ricevuto supporto anche uno per il noleggio di biciclette, da 800mila euro, e un altro per la realizzazione della nuova sede ecosostenibile del Ministero dello sviluppo e del turismo del Montenegro, cantiere da 4 milioni e mezzo per la sola prima parte ma ancora lungi dall’essere ultimato. Come altri, in Cina. E nel 2009 il dicastero all’Ambiente aveva assicurato un milione pure a Duino per la riqualificazione della costa, mai avviata «da Comune e Regione, con i soldi pubblici immobilizzati», ha rilevato Clini contattato ieri telefonicamente da “Il Piccolo”.
Proprio a Duino, l’ex ministro trascorre ogni tanto del tempo, nella villa della compagna: Martina Hauser l’ha acquistata nel dicembre del 2009 dalla società Blueberry Llc, con sede nel Delaware (Usa), per la cifra di 880mila euro. In realtà, però, non ha sborsato un centesimo: il pagamento infatti è stato regolato tramite la contestuale compensazione del credito di pari importo vantato dalla parte acquirente nei confronti di quella venditrice a titolo di versamento per finanziamento soci risalente al novembre 2007. Con la Blueberry, nel precedente atto di compravendita dell’immobile, datato 2007, era comparso il nome di Pietro Lucchese (prima assieme alla moglie aveva preso l’impegno di acquistare l’immobile, per poi rinunciare a favore di Blueberry), persona che da tempo conosce Hauser e che è presidente e amministratore delegato del Gruppo Rem, attivo nel mondo della comunicazione e con un lungo elenco di clienti di tutto rispetto (ministeri, enti, grandi aziende). E proprio a Rem - mette in rilievo Report -, il Ministero dell’Ambiente ha assegnato a più riprese lavori di intermediazione fra lo stesso ed enti locali o imprese per l’avvio di iniziative per il calcolo delle emissioni in produzione e quindi l’individuazione di soluzioni per ridurle, nell’ambito di un progetto complessivo avviato nel 2010, con Clini direttore generale e Hauser capoprogetto. Sul piatto 6,5 milioni, coinvolti 200 aziende, università e due Comuni.
Altro nome che compare a più riprese nel servizio tv è quello di Augusto Pretner, a sua volta finito per qualche mese ai domiciliari (come Clini) nell’inchiesta sulle bonifiche in Iraq: con altre persone ha formato la società Dfs, cui sono andati vari incarichi in Montenegro ma non solo. Affidati dal Ministero. Secondo gli investigatori, inoltre, dei 54 milioni per il progetto in Iraq 3 sono finiti dopo passaggi in Olanda, a Dubai, in Svizzera, alle Isole Vergini, su due conti: «Pesce e Sole di Corrado Clini e Augusto Pretner - spiega Chianca -. Oltre 1 milione per il primo e 2 milioni di euro per il secondo». Soldi, va ricordato, partiti dal Ministero dell’Ambiente. Altro dettaglio: nel 2009 la North Stoke compra quote della Dfs. Ebbene, rivela Report, Clini e Hauser assieme «danno vita a una società anonima che sta a Londra, la North Stoke» con la quale «entrano nel 2009 dentro a una società di ingegneria, che è la Dfs Montenegro e Dfs Cina, che realizza progetti finanziati dal Ministero dell’Ambiente di cui Corrado Clini è direttore generale». I due escono da North Stoke dopo un anno.
Hauser verrà nominata assessore all’Ambiente a Cosenza nel 2011 dal sindaco Mario Occhiuto, l’architetto che si era occupato del progetto - da 16 milioni - per la nuova sede ecosostenibile del ministero dell’Ambiente cinese, con Dfs incaricata di portarlo avanti. Martina Hauser si dimette nel maggio scorso, lasciando la giunta cosentina, per il coinvolgimento nell’indagine sulle bonifiche in Iraq.
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