Clini: «Il sentiero Rilke deve restare pubblico Chiusura impensabile»
«Non ne so nulla, ma mi auguro si possa trovare il modo di continuare a garantire il godimento di quello spettacolo meraviglioso in maniera razionale e sicura». Il ministro all’Ambiente, Corrado Clini, è a Napoli per il concerto dell’Earth Day. E la notizia della possibile chiusura del sentiero Rilke, annunciata dal principe Carlo Alessandro della Torre e Tasso, disturba un po’ la sua Giornata della Terra. Il ministro è di casa a Duino («Ho la mia base di appoggio» confessa), ma non conosce personalmente il principe («Non l’ho mai incontrato») proprietario del Castello di Duino e dei 30 ettari del sentiero Rilke. Attualmente è in scadenza la convenzione trentennale con la Provincia (il termine è fissato al 14 aprile 2013) e il principe non intende in alcun modo rinnovare.
Meno di anno di tempo, insomma, per trovare una soluzione: la vendita a un’istituzione pubblica (anche al modico prezzo di 950 milioni di vecchie lire, quello fissato nel 1987 dall’Agenzia delle entrate) oppure un affitto a prezzo congruo (non l’attuale canone simbolico di mille euro). «In caso contrario la passeggiata verrà definitivamente chiusa - dichiara Carlo Alessandro della Torre e Tasso -. Tenere aperto il sentiero ci ha procurato in questi anni solo grane». La sfida è lanciata e il governo tecnico è pronto a raccoglierla. «È un pezzo di un’offerta di turismo molto importante - dice Clini -. Non sono informato sulla vicenda, ma è una cosa della quale mi interesserò. Deve essere conservato l’uso pubblico della passeggiata. Domani (oggi, ndr), appena rientro a Roma, mi informerò sicuramente».
L’attenzione particolare del ministro all’Ambiente non è quella della Regione Friuli Venezia Giulia nonostante che, a cavallo del secolo (tra il 1998 e il 2001), fosse pronta addirittura a comprare l’intero castello. All’epoca furono addirittura stanziati 11 miliardi di vecchie lire in aggiunta ai 5 miliardi assicurati dal mitico Fondo Trieste. Ma non se ne fece nulla. Oggi che i soldi non ci sono, si respira una certa indifferenza. «Mi sembra improbabile un acquisto - dice Federica Seganti, assessore regionale al Turismo - La Regione, come tanti altri enti pubblici, è in una fase di riduzione del patrimonio, sia per tagliare le spese che per reperire risorse. Sono momenti difficoltosi per i bilanci pubblici».
Il fatto che il sentiero Rilke faccia parte da anni dell’offerta turistica regionale non fa troppa differenza. «Il problema non è solo acquistarlo - aggiunge Seganti -. Poi bisogna anche mantenerlo». Non conta che il prezzo richiesto sia basso: ovvero gli 850milioni di vecchie lire. «Valuteremo, ma è una cosa molto difficile in questo momento. Attualmente le risorse non ci sono». E quindi? «Non è il momento» taglia corto l’assessore. Ma il sentiero Rilke non sarebbe un buon investimento per il turismo? «Non ha redditività, ma solo costi di gestione». E l’attrattività che garantisce al territorio? «Sì, per carità. È importante, ma non è il Louvre». E Duino non è Parigi. Ci mancherebbe...
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