Clienti in caduta libera nei pochi spazi aperti al Freetime di Montedoro

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Tempi duri anche per il centro commerciale Freetime di Montedoro, il più grande della provincia di Trieste. C’era da aspettarselo tenuto conto che la stragrande maggioranza dei fori commerciali appartengono alle categoria per la quale l’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri ha richiesto la chiusura. Un provvedimento che ha interessato anche gli store di grandi attrattori come Decathlon, Unieuro e H&M.
In realtà ancora prima della chiusura forzata di buona parte del centro, come spiega Sergio Bavazzano, direttore dello shopping mall muggesano, «erano stati aumentati i presidi di pulizie nei bagni, con una sanificazione praticata continuamente; inoltre sono state inserite in galleria alcune colonnine contenenti gel lavamano al fine di incentivare i frequentatori a lavarsi spesso le mani». Ma le accortezze adottate, ovviamente, nulla hanno potuto di fronte all’aggravarsi della situazione. Quasi tutto serrato, quindi, con poche eccezioni che si possono contare sulle dita di una mano: «Ad oggi - evidenzia Bavazzano - i negozi aperti all’interno del centro commerciale sono l’Ipercoop, la parafarmacia, l’edicola e il pet store Arcapalanet, con questi ultimi due che comunque hanno orari ridotti rispetto all’ipermercato e alla parafarmacia».
Tenuto contro della vicinanza al confine, è facile capire come anche lo stallo degli attraversamenti pedonali abbia giocato un ruolo importante nel calo delle presenze: «Il centro - sottolinea il direttore - sta soffrendo drasticamente di tale momento, con la pedonalizzazione che risulta diminuita del 90%, e l’afflusso dei clienti in caduta libera. «Il 45% dei clienti del centro provengono da Slovenia e Croazia e ad oggi l'incertezza sulla gestione dei confini impedisce a questa tipologia di clienti di raggiungere Montedoro». Ma il problema non riguarda la solo clientela internazionale: «Le persone che vengono dal comune di Trieste sono ridotte al lumicino in quanto tra obbligo di girare con l’autocertificazione e l’invito a stare a casa, che trovo giusto, le persone frequentano i supermercati nei loro comuni di residenza». Il megacentro commerciale, quindi, si trova a doversi “accontentare” dei soli residenti nel territorio di Muggia, da Lazzaretto ad Aquilinia. Un bacino d'utenza, quindi, di poco più di 13 mila abitanti.
Clama piatta insomma al momento per una realtà, quella del Montedoro shopping center, che era riuscita a diventare negli ultimi anni un punto d'attrazione importante per il territorio, riuscendo a incrementare notevolmente clienti e fori commerciali. Uno stop, questo, che potrebbe pesare anche se il direttore appare ottimista: «Sicuramente - prosegue Sergio Bavazzano - sono fiducioso nel futuro e quando tutto tornerà alla normalità dovremo rimboccarci le maniche e riprendere quello che negli anni è stato fatto per riportare il centro commerciale di Muggia ai risultati positivi ottenuti nel periodo precedente allo scoppio della pandemia». —
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