Civici musei da record, 401mila ingressi

Boom del Castello di San Giusto nel 2017: 117.420 visite con un incremento pari al 49,5% rispetto all’anno precedente
Non c’è solo Miramare. Il 2017 è stato anche l’anno record del Castello di San Giusto e dei civici musei di Trieste che superano la soglia dei 400mila ingressi (401.733 per la precisione), segnando un aumento del 19% rispetto al 2016 (337.525) e del 36% rispetto al 2015 (295.464). Un dato che si avvicina al record di 418.419 visitatori del 2014 quando i musei civici di storia e arte e museo Revoltella registrarono 329.419 visitatori che si sommarono agli 89mila ingressi dei musei scientifici (all’epoca ancora distinti). Dall’altra parte c’è il 2013, l’anno nero dei musei civici, che totalizzarono in tutto 270mila presenze.


«Siamo andati molto bene. C’è stato un gran balzo in avanti del Castello di San Giusto. I castelli panoramici piacciono molto» spiega Laura Carlini Fanfogna, direttore unico del servizio musei e biblioteche del Comune di Trieste. Il boom dello scorso anno è stato infatti determinato dalle performance del Castello di San Giusto (117.420, +49.5%) e del Museo Sartorio (6.817, +40,9%). Fa storia a sè invece l’esplosione dell’ex civico museo di storia e arte orto lapidario, ribattezzato con il nome originario di Museo di antichità e dedicato a Winckelmann, passato dai 9.518 ingressi del 2016 ai 29.705 dello scorso anno (+212,1%). A drogare il dato è stato il picco raggiunto nel mese di ottobre con le 10.700 presenze dell’iniziativa “Legiomania”. Inoltre alcuni musei, per una scelta dell’amministrazione comunale, sono diventati lo scorso anno a ingresso gratuito (Sartorio, Orientale, Morpurgo, Winckelmann, Museo del Mare, Risorgimento). E pure le domeniche gratuite, introdotte da alcuni anni, aiutano. Nel conteggio comunale pesa parecchio la Risiera di San Sabba che da sola ha registrato 107.473 visitatori (+5,9%) con il picco mensile più consistente (29mila) nel mese di aprile, classico periodo delle gite scolastiche. Ma il dato incontestabile è l’affermazione del Castello di San Giusto, su cui ha scommesso fin dall’inizio l’attuale amministrazione con l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi in testa, che raddoppia il dato del 2015 passando da 57.430 a 117.420 con un picco mensile di 28mila ad agosto. Il biglietto ridotto a 3 euro è stato un buon incentivo. Un dato che contrasta con quello del museo privato Aim (Alinari Image Museum) che, ospitato al Bastione Fiorito, non è riuscito a superare i 10mila visitatori nel primo anno di vita (9.500) pur condividendo la stessa biglietteria del castello.


Una certezza resta il piccolo Aquario (atteso ora da importanti lavori, 600mila euro il primo lotto) che ha fornito un apporto pari a 53.407 visitatori (+7,3% rispetto al 2016), in crescita persino sul record del 2014 (53.176). Anche il museo di Storia naturale, pur confinato in via Cumano, è riuscito a salire arrivando a 21.361 ingressi (+11,5%). Nel 2011 erano stati appena 3.700. Una performance che non ha coinvolto il vicino e incompleto Museo di guerra per la pace de Henriquez (inaugurato il 28 luglio 2014) che continua a decrescere: 8.871 visitatori nel 2017, 8.934 nel 2016 (-0,7%) e 9.997 nel 2015 (-11,3%). E pensare che nei primi 5 mesi di apertura aveva totalizzato 19.624 visitatori. Sale invece il Museo del Mare di Campo Marzio (in attesa dello sbarco in Porto vecchio) che conquista 9.048 visitatori (+7,7%).


Resta al palo, invece, il museo più prestigioso, la Galleria d’arte moderna Revoltella. Solo 31.451 visitatori nel 2017 (-18,1%). «L’anno scorso non ci sono stati gli aperitivi in terrazza. Quest’anno rimedieremo» chiosa Carlini Fanfogna. A picco, invece, il Museo della civiltà istriana di via Torino divenuto civico nel 2015. Nel 2017 solo 2.738 ingressi contro i 5.509 del 2016 (-50,3%). Mentre prosegue l’agonia del Morpurgo (gratuito ma solo su appuntamento) che vanta 742 visitatori (-20,9%). Fanalino di coda è il Museo del Risorgimento (visitabile solo il martedì mattina su prenotazione) che però è dato in forte risalita: è passato in un anno da 378 visitatori a 642 (+69,8%). Rispetto al 2015, quando i visitatori erano stati solo 200, l’incremento è del 221%.


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