Cittavecchia degradata, i residenti si coalizzano
Da via del Ponte a via delle Beccherie non cessano vandalismi e schiamazzi notturni. Si muovono i comitati e, in un clima bipartisan, anche i partiti per frenare i continui attacchi alla quiete e al vivere civile
Tutti d’accordo nel dire basta agli schiamazzi e alla sporcizia che invade Cittavecchia. Quella che dopo i tanti restauri doveva diventare una sorta di salotto nobile della città, in realtà ne costituisce attualmente la parte più degradata. La Quarta Circoscrizione, sia da parte della maggioranza, sia da parte dell’opposizione, insieme al Comitato di cittadini «Trieste Vivibile», lancia ancora una volta il grido d’allarme, vista la situazione divenuta ormai insostenibile. I residenti, e in particolare chi abita in via delle Beccherie, via del Ponte, via di Tor Bandena e nel cuore comunque del centro storico, dopo proteste singole, strada per strada, si preparano a coalizzarsi per rafforzare la loro protesta.
Le lamentele si susseguono ormai da settimane, a fronte di danneggiamenti di strutture pubbliche e private, chiasso nelle ore notturne e vicoli trasformati in bagni a cielo aperto. Il presidente del parlamentino Alberto Polacco (An) ha presentato una mozione sul problema chiedendo al Comune di incrementare la sorveglianza nelle ore notturne, di collocare alcuni impianti di videosorveglianza, di potenziare il servizio di pulizia nei fine settimana e di aumentare in generale i controlli su possibili comportamenti irregolari da parte di gestori di locali, applicando le conseguenti sanzioni. «Gia tempo fa mi sono recato personalmente dal prefetto e dal questore – racconta Polacco – l’amministrazione comunale, gli assessori Paolo Rovis e Piero Tononi in particolare, si è attivata per assicurare una pulizia della zona. Ribadisco però – puntualizza – contro ogni forma di vandalismo, molestie alla quiete pubblica e in genere comportamenti contrari al buon costume, tolleranza zero, anche attraverso l’aiuto delle telecamere. Auspico – conclude – che si possa finalmente arrivare ad un giusto equilibrio tra il diritto al riposo dei residenti e la possibilità, da parte dei giovani, di vivere serenamente la loro città». Sull’argomento le posizioni, anche politiche, sono assolutamente bipartisan.
Anche l’opposizione concorda infatti sull’urgenza di agire nella zona senza aspettare altro tempo. «Vorrei anche focalizzare l’attenzione sugli effetti e i disturbi psico-fisici derivanti dagli schiamazzi notturni – evidenzia Domiziana Avanzini, capogruppo della Margherita nella circoscrizione – dai rumori e dall’inquinamento acustico in genere, provocati da bar, pub e discoteche. Chi abita in prossimità di questi locali soffre di insonnia, emicrania, difficoltà di concentrazione, inappetenza, tachicardia, problemi all’udito e non solo». La Avanzini sottolinea come, a supporto del problema raccontato, esista una ricerca dell’Istituto di Medicina del Lavoro di Treiste, che precisa come nelle farmacie, che operano nei quartieri con rumori notturni eccessivi, si venda una quantità doppia o tripla di sonniferi rispetto alla media. A testimoniare il disagio anche il malessere segnalato dal «Comitato per il diritto al riposo», formato da un gruppo di famiglie residenti in via Mascagni.
Martedì sera la circoscrizione, dibattendo sulle problematiche di Cittavecchia, in occasione della mozione redatta, ha incontrato anche i rappresentanti del comitato «Trieste Vivibile», che da tempo si battono per la salvaguardia della zona, dopo aver raccolto numerose segnalazioni da parte chi vive e lavora quotidianamente nelle vie più colpite. Le ricette proposte sono sempre quelle, note da tempo. E dunque è stata sollecitata nuovamente dal comitato l’esigenza di attivare al più presto controlli serrati, per la salute e la vivibilità di una delle zone più belle della città, messa a dura prova da un fenomeno in costante aumento.
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