Cittadinanza onoraria ai "figli delle stelle". Cerimonia il 2 ottobre a Trieste

Ai due agenti sarà intitolata pure la via davanti alla Questura. Presente alla commemorazione il capo della Polizia Gabrielli
Foto Bruni Trieste 08.10.2019
Foto Bruni Trieste 08.10.2019

TRIESTE A un anno dalla scomparsa di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, la città si raccoglie nuovamente attorno ai due giovani poliziotti uccisi.

Venerdì 2 ottobre si terrà una cerimonia in loro memoria che richiamerà a Trieste i loro familiari nonché, tra le numerose autorità, il capo della Polizia Franco Gabrielli.

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La solennità, organizzata da Comune e Questura, inizialmente si sarebbe dovuta svolgere ad aprile, ma poi è stata rimandata per ragioni ovvie, legate al lockdown. Si arriva così a ridosso del primo anniversario della morte degli agenti. Stando a quanto risulta, la data scelta è appunto il 2 ottobre – e non il 4 – per permettere la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, a partire dallo stesso Gabrielli.

Sono previsti inoltre gli interventi del primo cittadino Roberto Dipiazza, del questore Giuseppe Petronzi e del governatore Massimiliano Fedriga, fanno sapere dal gabinetto del sindaco. La giornata inizierà con una messa in chiesa e proseguirà in Questura, dove saranno deposte delle corone.



Contestualmente il tratto dell’attuale via Tor Bandena, compreso tra via del Teatro romano e piazza Vecchia, sarà intitolato ai due ragazzi morti in divisa. Qui sarà infatti scoperta una nuova targa viaria che ricorderà nomi e cognomi degli «agenti della Polizia di Stato caduti in servizio il 4 ottobre 2019».

A seguire il Consiglio comunale si riunirà in seduta straordinaria al teatro Verdi, per conferire ufficialmente a Rotta e Demenego la cittadinanza onoraria di Trieste. La procedura di conferimento richiede infatti un atto dell’aula municipale. Anche al Verdi è previsto un momento di ricordo solenne. Ulteriori dettagli sono al momento in fase di definizione e saranno comunicati in seguito.



«Il 2 ottobre sarà l’occasione per onorare la memoria di Matteo e Pierluigi unitamente alla cittadinanza», afferma Petronzi: «Ringrazio il Comune che costantemente ci è vicino nel ricordo. Abbracceremo di nuovo le loro famiglie nel ricordo di due eccezionali ragazzi, che hanno sacrificato la loro vita per rendere più sicura la città che amavano tanto».

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«Sarà una grande emozione, dopo tutto quello che è successo», commenta Dipiazza: «Matteo e Pierluigi sono figli di Trieste anche se non sono nati qua. E anche le loro famiglie sono rimaste legate alla città, per come sono state accolte. Adesso è giusto rendere loro omaggio, dopo che un anno fa davanti alla Questura c’erano migliaia di fiori. Sarà un altro momento bellissimo per la città, dopo Esof e la visita dei due presidenti Mattarella e Pahor». —


 

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