Cittadinanza onoraria a Riccardo Muti C’è il via libera della giunta comunale

Ancora da definire la data della cerimonia ma l’artista potrebbe essere in città a settembre per la consegna dell’onorificenza
TRIESTE.
Lo aveva promesso poche ore dopo l’evento, quello che in una piazza Unità gremita di pubblico e di emozioni lo aveva «fatto piangere» mentre il Maestro dirigeva «i tre inni nazionali». Il sindaco Roberto Dipiazza non ha atteso: ha già portato all’attenzione della giunta - che l’ha accolta all’unanimità - la proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Riccardo Muti (che di riconoscimenti simili nel corso della sua stellare carriera, tra l’altro, ne ha ricevuti da varie altre città, da Milano a Sydney).


La delibera dovrà ora essere votata dal Consiglio comunale, possibilmente già a inizio settembre. L’obiettivo è che l’iter venga concluso quanto prima, e per una ragione: «Prima del concerto - racconta Dipiazza - avevo parlato con Muti proponendogli il riconoscimento, e a settembre lui potrebbe essere a Trieste. Ma a prescindere dal periodo, comunque ancora da definire, la cerimonia nell’aula municipale costituirà anche l’occasione per rivivere insieme la serata straordinaria del 13 luglio».


Una serata, quella che ha visto il direttore d’orchestra alla guida di una compagine internazionale di 360 giovani musicisti al cospetto dei Presidenti di Italia, Slovenia e Croazia, il cui valore simbolico il documento pone in evidenza. Premettendo che Muti dirige il Ravenna festival, «fondazione che organizza annualmente dal 1997 la manifestazione itinerante ”Le vie dell’amicizia” il cui obiettivo è portare un messaggio di fratellanza atraverso l’arte e la cultura». E «quest’anno, dopo Sarajevo, Beirut, Gerusalemme, Mosca, New York e altre città simbolo», Muti «ha deciso di portare tale iniziativa di elevato significato morale e artistico a Trieste, città di frontiera in cui si intrecciano eccellenze culturali e memorie drammatiche della storia del Novecento».


Da qui l’opportunità di «dover sottolineare in forma ufficiale e solenne - si legge ancora nella delibera - la gratitudine della città al maestro Muti per essere stata prescelta quale sede di una manifestazione di tanto vasto prestigio e richiamo, accolta da un grandissimo successo di pubblico e di critica, che ha dato un importante risalto a Trieste a livello non solo nazionale ma anche internazionale».


Dimenticate le ansie della vigilia di quel 13 luglio, le disarmonie, le polemiche per il doppio omaggio dei Presidenti all’ex Balkan e al monumento all’Esodo, resta dunque la volontà di conferire il riconoscimento all’artista, all’uomo che alla fine del concerto, quella sera, ha invitato a salire sul palco i tre Capi di Stato per affidare loro una speranza: che «quello che noi abbiamo fatto oggi con questi giovani possiate portarlo avanti voi, ma sempre con i giovani». E infatti, commenta il sindaco, se «di cittadinanze onorarie ne abbiamo conferite altre, questa ha una valenza doppia, legata anche a un evento storico per la città».


(p.b.)

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