Città del vino, Duino Aurisina si arrende solo a “super” Barolo

La candidatura del comune carsico seconda nella decisiva selezione nazionale dietro a quella del centro piemontese famoso in tutto il mondo per il suo rosso. La località dell’altipiano ha condiviso la piazza d’onore con montepulciano e ricevuto una menzione d’onore

DUINO AURISINA. Battuto sul filo di lana da Barolo, il piccolo comune della provincia di Cuneo famoso nel mondo per il rosso prodotto nella zona. Si è conclusa con questo risultato, per Duino Aurisina, la competizione nazionale per il titolo di Città del vino 2021 organizzata dall’Associazione delle Città italiane del vino, alla quale si erano iscritti ben 500 centri di tutta la penisola, ridotti a sette dopo una serie di selezioni. Il Comune di Duino Aurisina si è classificato secondo a pari merito con Montepulciano ottenendo pure una menzione speciale da parte della giuria.

È stato l’assessore comunale al Turismo, all’Agricoltura e alle Politiche per il Carso Massimo Romita a dare l’annuncio del risultato, a margine della tavola rotonda online intitolata “Vitovska, un vino un territorio”, svoltasi ieri mattina: «Purtroppo non ce l’abbiamo fatta – ha detto lo stesso Romita – ma aver partecipato alla pari con città così importanti nel mondo del vino ci ha reso onore. La Commissione guidata dal presidente nazionale dell’Associazione delle Città del vino Floriano Zambon ha deciso per la proposta avanzata dalla cittadina piemontese – ha aggiunto l’assessore di Duino Aurisina – ma la nostra soddisfazione è ugualmente grande, perché questo risultato, seppur inferiore alle nostre ambizioni, ci spronerà a riproporre la nostra candidatura l’anno prossimo. Anzi – ha annunciato – valuteremo se partecipare anche alla competizione per il titolo di Città europea del vino. In ogni caso – ha concluso Romita – a nome della giunta ringrazio tutti i nostri vitivinicoltori, che hanno creduto in questa candidatura».

Anche Daniela Pallotta, sindaco di Duino Aurisina, si è unita nei ringraziamenti rivolgendosi in particolare «a tutte le associazioni che ci hanno sostenuto e a quanti hanno contribuito alla realizzazione del progetto che abbiamo presentato, a cominciare dai tanti sindaci dei comuni del Friuli Venezia Giulia che hanno creduto in noi e con noi hanno presentato questo progetto condiviso». A sostegno dei viticoltori del Carso va rilevato che ieri mattina, nel corso del convegno organizzato per celebrare la Giornata mondiale dell’enoturismo 2020 promossa da Recevin con la collaborazione delle Associazioni nazionali delle Città del vino europee, l’assessore regionale alle Risorse agricole Stefano Zannier ha ribadito che «nelle aree carsiche si può abbinare la conservazione del patrimonio naturale allo sviluppo dell’attività agricola». Un concetto che guarda nella direzione della crescita dei vitigni sul costone carsico, come da anni richiesto dai produttori locali.—


 

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