“Cisint razzista”: l’ex sindaca di Monfalcone nel mirino dei writer: «Perché critico l’islamizzazione»
La scritta apparsa a Bistrigna sarà rimossa
“Cisint razzista”. La velenosa scritta in vernice nera, tra gli slogan “Fascismo reato di Stato” e “Più integrazione”, ha fatto capolino nella frazione di Bistrigna a Staranzano, a ridosso delle nuova pista in terra battuta che costeggia parallela, per un tratto, la bretellina aeroportuale, nei pressi del cavalcavia.
Sarà presto rimossa e per valutare l’episodio, nonché l’eventuale presenza di telecamere per rintracciare l’autore del graffito, sabato è stata informata la Polizia locale.
L’eurodeputata, apprese le circostanze, così commenta: «Nessuno può sottovalutare il senso delle scritte offensive, con l’accusa di razzismo, nei miei riguardi perché vanno collocate nel quadro di ciò che sta succedendo sul territorio da lungo tempo, da quando cioè ho iniziato a muovermi per fare chiarezza rispetto alla presenza straniera islamica, che è quella preminente, a partire dalle irregolarità, dalle sopraffazioni e dai problemi di ordine pubblico determinati».
«Sono stata costretta alla scorta per le concrete minacce di morte ricevute – prosegue – ma ho sempre detto che le intimidazioni dell’integralismo islamico non mi fermano, anzi rafforzano la mia convinzione che si debba portare fino in fondo l’azione di contrasto all’illegalità e prevaricazione che accompagna la massiccia presenza: vale a Monfalcone come nel resto d’Italia ed Europa. Grazie a tali interventi, accompagnati dall’impegno delle autorità pubbliche di sicurezza, stanno emergendo fenomeni sempre più inquietanti, con rischi di presunte cellule terroristiche diffuse come quella scoperta prima di Natale, sistemi di estorsione nel caporalato, con ditte del subappalto bengalesi inquisite e a processo per le condizioni di gestione delle maestranze». «Più si va in profondità a richiedere come funzionino in Italia i centri islamici e la formazione degli Imam – aggiunge – più sembrano levarsi le espressioni di odio nei miei riguardi. Queste possono alimentare minacce e facilmente trasformarsi in violenza. Appare sconcertante, da un lato, il silenzio di organismi autorevoli che dovrebbero essere in prima fila nella solidarietà umana e dall’altro la posizione dei leader della sinistra che giustificano sempre i comportamenti più riprovevoli, gli insulti nei miei riguardi, le manifestazioni pro Hamas, le sopraffazioni verso le donne, le irregolarità urbanistiche e che continuano ad accusarmi dei peggiori misfatti quando chiedo legalità. E qui mi riferisco ai consiglieri regionali Moretti e Bullian, all’ex assessore Konate e alla Sinistra di Morsolin. Non si possono minimizzare le scritte di razzismo». Cisint è «per la linea dei respingimenti, non solo per gli irregolari ma anche per chi, straniero, non rispetta le leggi». —
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