Circuivano anziani per sottrarre ori e soldi: coppia di ladri fermati dopo quattro colpi

Perquisizione nella casa di Fiumicello a Capodanno, refurtiva ormai volatilizzata. Il gip infligge l’obbligo di dimora a due rom
Via Duca d'Aosta, dove è avvenuto l'ultimo colpo (BOnaventura)
Via Duca d'Aosta, dove è avvenuto l'ultimo colpo (BOnaventura)

MONFALCONE La tecnica era consolidata, i ladri colpivano solitamente in coppia. E non solo perché complici nelle malefatte, ma perché uniti anche nella vita. I malviventi, marito e moglie residenti nel comune di Fiumicello Villa Vicentina, rispettivamente di 33 e 28 anni, agivano infatti secondo un canovaccio collaudato: l’uomo fungeva da palo e conducente, mentre il ruolo della donna consisteva nell’avvicinare signore anziane per strada, fingendosi loro amica e carpendone la fiducia al punto da varcare la soglia della dimora per poi compiervi razzia di gioielli e denaro.

E da aprile, mese del primo colpo messo a segno in via Foscolo a Monfalcone, fino a metà ottobre i due erano effettivamente riusciti a mettere le mani su un bel gruzzolo: preziosi per un valore compreso tra i 5 e i 6 mila euro e contanti per 3 mila. La loro strada, però, si è intersecata con quella dei militari dell’Arma e, alla fine, la coppia dalle cattive intenzioni ha avuto, ça va sans dire, la peggio. Con tenacia i carabinieri di Monfalcone, congiuntamente al nucleo operativo di Palmanova, al termine di indagini complesse e prolungate, sono riusciti infatti a individuare i presunti autori di quattro furti e un tentativo messi in atto tra la città dei cantieri e la Bassa, denunciando per furto aggravato dall’aver preso di mira ultrasessantacinquenni, cioè persone fragili o rimaste sole, marito e moglie fiumicellesi, entrambi rom e senza occupazione.

A complicare l’attività investigativa il fatto che in questi mesi i coniugi cambiassero con sorprendente frequenza i mezzi di trasporto nelle loro disponibilità: ben cinque, tra cui anche una Mercedes usata del valore di 30 mila euro. Ma alla fine, a San Silvestro, giorno in cui è scattata la perquisizione domiciliare nel comune di residenza le festività per i due si sono bruscamente concluse. Su decisione del gip di Gorizia (titolare del fascicolo il pm Laura Collini che aveva chiesto misure cautelari per interrompere la spirale di reati) alla coppia è stato inflitto l’obbligo di dimora, in attesa del rito. Non potrà dunque allontanarsi da Fiumicello Villa Vicentina. Sono tuttavia al vaglio dei carabinieri accertamenti su ulteriori fatti, avvenuti a settembre, nel territorio friulano.

Tutto è partito dalla denuncia di una monfalconese, che la scorsa primavera, alla fermata del bus posizionata davanti all’ospedale San Polo era stata “agganciata” dalla 28enne, una mora di costituzione non esile, con la scusa di prestarle aiuto a caricare sul mezzo pubblico le borse della spesa. Secondo la ricostruzione dell’Arma, la rom pure era salita a bordo, mentre il marito seguiva entrambe le donne su proprio veicolo fin quasi a destinazione. Sotto casa l’anziana si era nuovamente trovata davanti colei che poco prima, gentilmente, ma in maniera tutt’altro che disinteressata, l’aveva aiutata e così l’aveva fatta entrare nell’abitazione. Con la scusa di fruire del bagno la più giovane si era introdotta in camera e aveva sottratto gli averi. Ma la targa dell’auto che seguiva il bus era stata immortalata da una telecamera (e pure da uno dei tanti lettori-targa presenti nel comune), pertanto i militari si erano subito messi sulle tracce dei malviventi, non senza complicazioni dovute appunto a successivi cambi di auto. Nel frattempo anche i carabinieri di Palmanova, per due analoghi fatti consumati nel territorio di competenza, stavano indagando sulla coppia, sicché le indagini – articolate su pedinamenti e ricorso a gps – si sono fatte congiunte, via via acquisendo prove ritenute schiaccianti dall’Arma e includendo anche un tentativo a San Giovanni al Natisone, sventato solo grazie all’acume di un testimone che osservando i “movimenti” della donna si era insospettito e aveva allertato le forze dell’ordine. L’ultimo furto, invece, si era verificato in città lo scorso anno, attorno a metà ottobre, in un’abitazione di via Duca d’Aosta e ai danni di un’ottantenne.

Purtroppo non è stato possibile rintracciare i preziosi frattanto volatilizzati: alla perquisizione di Capodanno i gioielli non sono saltati fuori nella casa della coppia. –


 

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