Cinque i “super bravi” al Fabiani-Deledda «Maturità irripetibile»

Noemi: «Studiavo a casa insieme ai miei quattro fratelli» Ines: «Molte esperienze tra coetanei negate dal lockdown»
Foto BRUNI Trieste 23.06.2020 Liceo Max Fabiani/Deledda--matura 2020
Foto BRUNI Trieste 23.06.2020 Liceo Max Fabiani/Deledda--matura 2020



Al Max Fabiani - Deledda sono stati cinque gli studenti ad aver finito l’esame di maturità con il massimo dei voti. Per tutti ora un’estate di relax e vacanza, pianificando il futuro, tra università e mondo del lavoro. Festeggiano il “100” Natalia Radu, Ines Zerdani, Noemi Carta, Manuel Norcaro e Rosaria Chilà.

Anche in questo caso, come già accaduto per i “centini” di altre scuole, gli studenti-modello del Fabiani - Deledda ringraziano gli insegnanti, per il supporto e il sostegno fornito sia durante la didattica a distanza, sia al momento del confronto finale, il maxi orale tanto temuto da molti giovani, ma che per la maggior parte si è poi rivelato un orale da poter condurre con tranquillità.

«L’esame è andato bene, durante l’anno mi stavo preparando per affrontare una matura diversa poi da quella che alla fine ho vissuto», racconta Noemi Carta: «Sicuramente i professori sono stati di grande aiuto, anche durante il periodo di lockdown, in cui hanno continuato a fare le lezioni online, come se fossimo in classe, interagendo con noi. Lo studio degli ultimi mesi non è stato semplice soprattutto perché la connessione a internet non sempre funzionava. Nel mio caso, poi, siamo in cinque fratelli. Facevano lezione contemporaneamente, e in più mia mamma lavorava in smart-working. Malgrado tutto mi sono riuscita a preparare, e il giorno dell’esame ero abbastanza tranquilla. Volevo comunque esprimere un ringraziamento particolare ai miei insegnanti, sempre presenti, sempre pronti a darci una mano e un aiuto. Il mio futuro? Sono ancora indecisa, devo scegliere tra Infermieristica e Medicina».

Soddisfatta ovviamente del risultato anche Ines Zerdani, che come la compagna di scuola sottolinea le difficoltà inevitabili legate alla lontananza dall’istituto, ma che guarda con tristezza anche ai momenti persi insieme ai coetanei.

«La maturità 2020 è stata veramente una grande sfida per noi studenti», sottolinea Ines: «Oltre all’ansia e all’esame in sé, abbiamo affrontato la sospensione dei nostri ultimi mesi di scuola. Molte esperienze e molti ricordi, che una qualsiasi classe quinta avrebbe vissuto durante l’anno, ci sono stati portati via, come ad esempio la classica cena di classe con i professori, le ultime interrogazioni, l’ultimo giorno di scuola e tanto altro ancora. Nonostante tutto però, siamo riusciti a diplomarci, grazie ai mezzi che ci sono stati concessi e con una preparazione completa in tutto il suo programma, attraverso la didattica a distanza e la disponibilità dei professori. La scuola si è dimostrata pronta e preparata, per qualsiasi necessità ed evenienza. La mia maturità è stata intensa, e allo stesso tempo indimenticabile. Rimarrà sicuramente impressa fra i miei ricordi più cari e preziosi, simbolo di un’epoca in cui pure la più semplice passeggiata poteva essere pericolosa».—



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