Cinque furti della “banda del trapano”

Sparite dalle case oggetti in oro, monili, contante, computer. Hanno colpito a Sant’Anna ma anche in zone centrali
Una volante della polizia
Una volante della polizia

GORIZIA Qualcuno l’ha già chiamata la “banda del trapano”. In realtà, la Polizia nutre delle riserve sul fatto che sia stato utilizzato proprio un simile utensile per aver ragione delle serrature di almeno cinque abitazioni.

Trapano o non trapano, negli ultimi giorni, sono tornati in azione i “topi d’appartamento” e hanno agito sempre con le medesime modalità. In tutti i casi, hanno smontato accuratamente le “cornici” delle serrature: quindi, con qualche robusto attrezzo («Non siamo certi si sia trattato di un trapano», fa sapere la Polizia), hanno forzato senza pietà le porte. A segnalarlo alla redazione i cittadini stessi: «Vogliamo che i goriziani sappiano che c’è una banda in azione che agisce in questa maniera e punta soprattutto sulle serrature vecchio tipo».

Due furti si sono verificati in via Furlani, nel quartiere d Sant’Anna, uno nel centralissimo Corso Italia, un altro ancora in via della Bona. In realtà, c’è stata anche una quinta incursione (in via XXIV Maggio) ma, in quel caso, i malviventi sono usciti a mani vuote.

Ricapitolando: nei quattro furti andati a buon fine, sono stati arraffati oro, monili, qualche contante. Ma non solo. Hanno preso il volo anche vecchi computer e orologi. Sospetti? Nessuno in particolare ma si ipotizza, per il modus operandi, che la matrice sia dell’Europa dell’Est.

Anche in questo caso, i topi d’appartamento sono entrati in azione fra le 18 e le 20: hanno selezionato per bene l’obiettivo e si sono accertati che nessuno fosse presente in casa. Solitamente, i ladri prediligono le abitazioni poco o per nulla illuminate e che abbiano, magari sul retro, un bel campo che diventi valvola di sfogo per fuggire senza lasciare traccia. Scassinano senza pietà la finestra o la porta di turno, entrano e fanno man bassa di gioielli, monili, contanti. Un film già visto tante volte.

Tentato furto in una birreria di Mossa
Il locale in cui si è registrato il tentativo di furto

Nei giorni scorsi, i ladri erano entrati in azione (ma senza fortuna) in un bar di Mossa: forse, pensavano di fare razzia del contenuto dei videopoker, come, purtroppo, era già accaduto in passato. Ma i titolari de “La Madia”, noto bar-birreria di Mossa, si erano cautelati, installando un potente e super-tecnologico impianto antifurto. Ed è così che qualcuno forzò un ingresso del bar ma immediatamente l’impianto d’allarme iniziò a suonare all’impazzata, costringendo alla fuga i malviventi. Il proprietario, che risiede nell’appartamento posto al primo piano, immediatamente sopra al bar, fu svegliato di soprassalto: immediatamente, scese e trovò la porta semi-aperta. «Fortunatamente, l’impianto antifurto ha svolto egregiamente il suo lavoro. Non sono riusciti a toccare nulla. L’unica cosa che hanno fatto è stata... scappare», fu la sua testimonianza.

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