Cinque casi di scabbia in strutture per anziani tra ospiti e operatori

Uno degli episodi è stato registrato nella casa “Palma” dell’Itis. L’AsuiTs comunque rassicura: «Nessun allarme Già scattate profilassi e cure»
La sede dell'Azienda pubblica di Servizi alla Persona ITIS (Istituto Triestino Interventi Sociali) in via Pascoli 31 - Trieste 03/03/2017
La sede dell'Azienda pubblica di Servizi alla Persona ITIS (Istituto Triestino Interventi Sociali) in via Pascoli 31 - Trieste 03/03/2017

TRIESTE Un caso di scabbia registrato alla casa di riposo “Palma” dell’Itis e quattro in altre strutture per anziani della città. Casi confermati ufficialmente dall’AsuiTs che, tuttavia, ridimensiona qualsiasi tipo di allarme, sottolineando come situazione di questo tipo siano in realtà piuttosto frequenti. In ogni caso, dopo le segnalazioni, sono state immediatamente attivate le procedure di emergenza.

«Quella di via Pascoli è una comunità enorme ed è una comunità aperta - precisa il direttore dell’Itis, Fabio Bonetta -. Ospitiamo 450 persone, 500 vi lavorano e altre 500 entrano tutti i giorni a trovare i parenti. Purtroppo può capitare che vi siano situazioni di questo tipo, però abbiamo delle procedure di intervento efficaci che ci vengono dettate dal dipartimento di Prevenzione dell’Asuits e che impediscono il diffondersi di queste patologie. Voglio sottolineare - aggiunge Bonetta - il valore degli operatori che dimostrano capacità, preparazione e sensibilità per attuare subito ogni azione necessaria alla tutela delle persone fragili che assistono. La tipologia degli anziani che vivono qui da noi è molto cambiata negli ultimi anni e in alcune residenze ospitiamo persone affette da polipatologie, che richiedono purtroppo frequenti accessi presso le strutture ospedaliere in quanto non ci è data la possibilità di affrontare internamente le problematiche sanitarie di soggetti che un tempo erano assistiti nelle lungodegenze ospedaliere. Da anni proponiamo soluzioni che permettano di evitare continui ricoveri fonte di ulteriore fragilità per i nostri anziani, l'auspicio è che ci sia una presa d'atto di tali esigenze».

«Voglio precisare che abbiamo affrontato varie volte situazioni simili - conclude il direttore dell’Itis - che prpvengono dall'esterno e non dipendono assolutamente da incuria o da inadempienze del nostro personale. Situazioni che peraltro abbiamo contenuto e risolto grazie a nostre risorse ed alla capacità del personale che ringrazio espressamente».

Oltre all’ospite vi sarebbe stato anche il contagio di due operatori, subito sottoposti alla profilassi e alle cure. Per la scabbia non esistono vaccini. La malattia si trasmette tramite il contatto diretto pelle/pelle, o attraverso biancheria o locali dove sono presenti gli acari “Sarcoptes scabiei” che la causano e che hanno però una vita breve, al massimo due giorni, senza contatti con esseri viventi. È una patologia che impiega dalle 4 alle 6 settimane per diventare sintomatica, si cura con farmaci che vengono assunti per via orale o attraverso pomate che si spalmano sul corpo. —


 

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