Cinque anni in meno e tanti stage, ecco il laureato 2010
Nel profilo proposto da Almalaurea l’incidenza della riforma sul sistema universitario. Trieste meglio della media italiana
TRIESTE. Più giovane, più in linea con i tempi previsti dal suo percorso di studio e con più esperienza in tirocini e stage. È il profilo del laureato 2010 dell’Università di Trieste che esce dal confronto con quanti invece avevano tagliato lo stesso traguardo nel 2004. Annate simbolo per dare il metro dell’incidenza della riforma sull’ordinamento universitario. Nel 2010, sui 3.245 laureati usciti dall’ateneo triestino 1.759 sono stati quelli di primo livello (che hanno completato cioè i primi tre anni) e 1.037 gli specialistici (ovvero quanti hanno concluso anche il biennio).
Riscontri molto confortanti giungono pure dalla comparazione con i dati nazionali: i numeri 2010 danno infatti ragione alla realtà accademica triestina rispetto alle medie italiane. Lo dice il “XIII Profilo dei laureati” presentato da AlmaLaurea al convegno “Qualità e valutazione del sistema universitario”.
Confronto 2004-2010 sull’età. Più di cinque anni in meno per il laureato 2010 a Trieste se raffrontato con i suoi predecessori del 2004. L’età media degli studenti che sono usciti con il titolo in tasca dall’ateneo lo scorso anno si è fermata a 26,9 anni mentre all’epoca era di 32. Ancora più alto è il gap se si restringe il campo del raffronto ai laureati di primo livello: 25,7 anni la media. Fra l’altro, va considerato che il 23% di tutti i laureati 2010 si erano iscritti all’Università con due o più anni rispetto all’età dei 19 anni. Passando invece ai laureati specialistici, la media dell’età sale leggermente, a 27,3 anni.
In corso. Non solo più giovani, ma anche forti di una superiore regolarità negli studi. Se i laureati in corso a Trieste erano stati solo il 7% del totale nel 2004, invece nel 2010 la quota è cresciuta addirittura sino al 41%, con un incremento percentuale del 34%.
Stage e tirocini. L’avvento della riforma ha portato in dote anche una crescita per quanto concerne le esperienze in tirocini e stage: nel 2004 avevano coinvolto il 29% dei laureati mentre sei anni più tardi l’incremento è risultato tale da portare la soglia al 58,5%. Nel dettaglio, il 70% dei laureati di primo livello ha effettuato attività formative di questo tipo, mentre per gli “specialistici” il 62%.
Prosieguo degli studi. Nel 2004, il 48% di quanti concludevano la loro esperienza universitaria decideva per il proseguimento degli studi. Una percentuale già di per sé piuttosto alta, che nel 2010 è comunque salita al 65% (addirittura all’80% fra i laureati di primo livello).
La media nazionale. I laureati di primo livello a Trieste nel 2010 hanno un’età media, come accennato, di 25,7 anni. Il che significa che la media nazionale di 25,9 viene leggermente “limata”. Una soddisfazione per l’ateneo giuliano che si ripete anche sul versante di stage e tirocini, sempre per il settore dei “primo livello”: 70% contro 62%, con una forbice ampia a favore nuovamente di Trieste. A proposito, una parentesi va aperta per quanto concerne l’esperienza di studio all’estero perché il 15% dei laureati di primo livello in città supera il 10,5% registrato in tutta Italia. Di un solo punticino sotto la media nazionale è invece il dato (comunque ampiamente positivo) sulla soddisfazione rispetto al proprio corso di studi: l’86% dei laureati in Italia si è dichiarato soddisfatto, mentre a Trieste l’85%.
Gli specialistici. Il rapporto fra media triestina e media nazionale rimane immutato, sull’età, anche analizzando il campo dei laureati specialistici. La differenza è di 27,3 anni contro 27,5.
Altre curiosità statistiche su quanti concludono il biennio: la votazione finale è mediamente molto vicina al massimo, con 108,6 su 110. Inoltre, particolarmente elevata è la quota di quanti compiono esperienze di studio all’estero: il 18% del 2010 è in effetti prossimo all’obiettivo indicato a livello europeo per il 2020 e porta Trieste ben più avanti della media nazionale (10,5%).
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