Cinque anni dalla morte di Giulio Regeni. Fico: «Dall’Europa ci aspettiamo di più»

TRIESTE «Adesso ci aspettiamo di più dall’Unione europea, che deve mostrarsi autorevole, coesa e deve far sentire la propria voce in maniera più decisa». È quanto ha chiesto oggi 24 gennaio il presidente della Camera Roberto Fico, alla vigilia del quinto anniversario dell’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore di Fiumicello scomparso al Cairo il 25 gennaio del 2016. Fico da tempo ha sottolineato la necessità di coinvolgere l’Europa e annota come «l’Italia continua a pretendere verità e giustizia per Giulio Regeni. Questo è il messaggio forte e chiaro che ribadiamo». Un messaggio che arriva dopo che «i magistrati italiani - così Fico - hanno fatto un lavoro straordinario che ha permesso di ricostruire il contesto e i responsabili del sequestro e delle violenze. Quello che hanno rivelato - nonostante la procura egiziana non abbia collaborato - è un quadro agghiacciante».
Ma il quinto anniversario della morte di Giulio si celebrerà in modo diverso. Le fiaccole gialle che ogni anno si accendono all’unisono alle 19.41, orario simbolico in cui il giovane studioso inviò il suo ultimo sms, stavolta non illumineranno le piazze bensì il foro virtuale del web. Un modo per non rinunciare alla richiesta di verità e giustizia, nel rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid.
Nel frattempo la Rete Dasi Fvg (Diritti accoglienza solidarietà internazionale) inoltrerà un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, per chiedere l’immediato ritiro dell’ambasciatore italiano in Egitto.
Ugualmente si reclama che la comunità europea assuma iniziative per il rispetto dei diritti umani in quel Paese. L’appello è stato firmato da 110 associazioni, gruppi, cooperative, realtà del Fvg, con il sostegno dei genitori di Giulio e del loro avvocato Alessandra Ballerini.
L’appello arriva peraltro nel giorno in cui il Consiglio dei ministri degli Esteri Ue si riunirà a Bruxelles: all’ordine del giorno anche il caso Regeni e una discussione sulle relazioni con l’Egitto.
Negli ultimi anni il presidente della Camera Fico è stato presente il 25 gennaio a Fiumicello, dove è atteso anche oggi: la volontà è quella di esserci, pur in assenza di manifestazioni pubbliche (è prevista solo una ristrettissima cerimonia privata). Da Roma questa sera però - vista la situazione politica - non sono giunte conferme. Fico dovrebbe essere comunque fra le persone che interverranno all’evento che dalle 17.30 di domani 25 gennaio si potrà seguire online, con interventi anche dai mondi di cultura, arte e giornalismo, trasmessi - ha reso noto il Comune di Fiumicello Villa Vicentina - sul sito del quotidiano La Repubblica o tramite le pagine Facebook “Il Comune informa Fiumicello Villa Vicentina”, “Giulio siamo noi” e “Verità per Giulio Regeni”. Anche il Liceo Petrarca di Trieste organizza una commemorazione con la locale sezione di Amnesty International. È il collettivo “GiulioSiamoNoi” - con la famiglia Regeni e l’adesione di varie realtà - a proporre la fiaccolata in versione virtuale: delle 19.41 si potrà fare un post su Facebook o un tweet con una foto, un’immagine o un video, scrivendo una frase che chieda verità e giustizia per Giulio, oltre che il richiamo dell’ambasciatore e lo stop ad accordi con chi tortura: l’invito è a usaree un supporto giallo. Il tutto da postare con gli hashtag #StopAccordiconchiTortura #VeritaGiustiziaperGiulio #RichiamoAmbasciatore.— p.b. e l.g.
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