Cinquant’anni di canzoni del coro Illersberg in un cd

Il compact disc sarà venduto insieme al Piccolo. Contiene ventidue brani che ripercorrono gli esordi e i premi vinti dal gruppo simbolo della città
Lasorte Trieste 20/11/12 - Palazzo Gopcevic, Schmidl, Presentazione CD Il Piccolo, Coro Illersberg
Lasorte Trieste 20/11/12 - Palazzo Gopcevic, Schmidl, Presentazione CD Il Piccolo, Coro Illersberg

Il coro Illersberg ha un vizio: ha sempre vinto dei premi. Nella sua lunga carriera non c'è stata competizione in cui non sia tornato a casa con un riconoscimento. Su 15 concorsi internazionali è sempre arrivato primo. Insomma è il coro più titolato d'Italia.

Per festeggiare il suoi primi 50 anni, con il contributo del Rotary Club di Trieste, Trieste nord e Muggia, è stato pubblicato un cd “Cinquant'anni di canto” che sarà venduto assieme al Piccolo. Ventidue brani che ripercorrono gli esordi ai primi premi vinti la storia di un coro che è un simbolo della città, amato e apprezzato dal suo pubblico che ieri al palazzo Gopcevich ha gremito la sala in occasione della presentazione del disco. Fondato nel 1962 da Lucio Gagliardi dalla fusione del “Publio Carniel” e del coro “Montasio”, una fusione che non fu indolore come ha raccontato il maestro Tullio Riccobon, che con una certa ironia scherza sulla sua longevità come direttore: sono 38 anni ormai che è alla guida dell'Illersberg. Inizialmente specializzato in canzoni triestine e di montagna, nel corso del tempo il gruppo si è sempre di più specializzato, piazzandosi ai primi posti nei concorsi.

«Per esigenze del maestro Gagliardi – spiega Riccobon – abbiamo iniziato a studiare le musiche polifoniche una strada non in discesa, qualche corista infatti ha preferito lasciare il coro, perché il repertorio era difficile visto che fino ad allora si cantavano canzoni popolari». Questo però ha consentito di modificare la mentalità del coro e di migliorarne la qualità. La vita dell'Illersberg però è costellata da tristi avvenimenti che però non hanno rotto la sintonia e l'armonia che nel tempo si è creata. «Nel 1970 – racconta ancora Riccobon – durante le prove per un concorso a Gorizia il maestro Gagliardi, a seguito di un malore, nella notte morì. A prendere il suo posto fu Mario Strudthoff: anche lui ci lasciò poco dopo nel 1974». Da allora, dalle file dei baritoni uscì Tullio Riccobon che per 38 anni ha portato avanti il nome del coro Illersberg. I tempi però oggi sono cambiati: «Anni fa potevamo girare il mondo e partecipare a tante competizioni perché non mancavano le sovvenzioni, ora è più difficile», sottolinea Riccobon. La scrittrice Liliana Bamboschek ha ripercorso la storia del coro attraverso i brani presenti nel cd: «Nel disco è riassunta la sua storia, le interpretazioni migliori dai classici triestini la Bora e Marinaresca-inno nazionale triestino, ai brani d'obbligo polifonici che hanno fatto vincere i primi premi nei concorsi internazionali per chiudersi con Nostalgia de Trieste cantuzzada triestina scritta dal compositore Antonio Illersberg». Da cui il coro prende il nome.

Ivana Gherbaz

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